Al via Fiat “Green Check-Up”, in palio una Panda 1.2 GPL

23/04/2010 - Nicola Ventura

    Dal 22 aprile al 30 giugno 2010 presso la rete assistenziale Fiat, Lancia e Alfa Romeo sarà offerto gratuitamente il “Green Check-Up”, il programma di manutenzione riservato alle vetture di Fiat Group Automobiles. Da sottolineare che il 22 aprile è l’Earth Day

    , la Giornata Mondiale della Terra che dal 1970 punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle tematiche ambientali. Un appuntamento straordinario, quindi, che vede coinvolti 175 Paesi in tutto il mondo e al quale non poteva certo mancare il Gruppo Fiat confermando la propria attenzione alla tutela dell’ambiente e alla mobilità sostenibile.

    Giunto alla seconda edizione, il “Green Check-Up” consente di pianificare un controllo “ecologico ed economico” a completamento dei programmi stagionali “Winter Check-Up” e “Summer Check-Up” inerenti la sicurezza. Inoltre, presso le Officine Autorizzate dove si esegue il nuovo servizio, il cliente può compilare la cartolina del concorso “Controlla e Vinci” che mette in palio una Panda 1.2 GPL (l’estrazione della vettura avverrà il 15 settembre 2010).

    In dettaglio, il “Green Check-Up” prevede 5 controlli specifici sulle componenti che maggiormente impattano sulle emissioni: dal sistema di accensione all’impianto di scarico attraverso quindi un controllo minuzioso di candele accensione, filtro abitacolo, emissioni di gas di scarico, filtro aria e sistema aspirazione del motore, pneumatici. Inoltre, coloro che eseguiranno il nuovo programma di manutenzione avranno due vantaggi in più: uno sconto del 20% nel caso fosse necessario sostituire il filtro abitacolo e, qualora si effettuasse il trattamento di pulizia del climatizzatore con Tunap Contrasept, si avrebbe in omaggio un igienizzante per gli interni dell’auto. Per conoscere tutti i dettagli del programma “Green Check-Up” e del concorso “Controlla e Vinci” è disponibile il sito www.greencheckup.fiatgroup.com.

    Dunque, il cliente di “Green Check-Up” potrà contare su un’automobile in perfette condizioni, sicura, rispettosa dell’ambiente, parca nei consumi e destinata ad una lunga vita. Basti pensare che si può risparmiare il 4% di carburante se il sistema di accensione è perfettamente funzionante. Così come avere pneumatici in ordine assicura sia una maggiore durata degli stessi sia una riduzione dei consumi. Anche un periodico controllo della sonda lambda (consigliato ogni 30.000 km) consente di abbattere emissioni inquinanti e consumi. Senza contare che il controllo del filtro abitacolo preserva da pollini, polveri sottili, ozono e gas nocivi, oltre ad essere un valido aiuto per la sicurezza preventiva: per esempio, starnutire in autostrada, mentre si viaggia a 100 km/h, impedisce al guidatore visibilità per 30 metri. In totale, una vettura sottoposta ai controlli di “Green Check-Up” può ridurre fino al 5% le proprie emissioni di CO2.

    A questi controlli che “scientificamente” riducono i consumi, si sommano alcune semplici regole che assicurano una guida eco-responsabile. Per esempio, spegnendo il motore durante le soste prolungate è possibile ridurre del 10% il consumo di carburante mentre si possono abbattere di oltre il 20% le emissioni di CO2 se si adotta una guida priva di brusche accelerazioni e utilizzando marce alte. Infine, sempre nel solco del rispetto ambientale, è importante porre attenzione alla sostituzione della batteria scarica (da eseguirsi presso un’officina autorizzata per avere un ricambio originale e la garanzia di un corretto smaltimento); alla manutenzione regolare e l’utilizzo di ricambi originali per avere sempre una vettura efficiente; e al cambio dell’olio con lubrificanti originali e specifici per il proprio motore che riducono consumi ed emissioni oltre a proteggere i catalizzatori. Chiaramente le Istituzioni stanno promuovendo attività di sensibilizzazione sul tema come dimostra anche la recente pubblicazione de “La guida relativa ai consumi di carburante e di CO2” da parte dei Ministero delle Attività Produttive, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.