Rottamazione: ok a sconti e incentivi

28/12/2007 - e2net

    ROMA – Rottamazione, si cambia ed è una rivoluzione perché sconti ed incentivi sono previsti anche per le auto Euro 2, immatricolate prima del gennaio 1997. Il cuore del decreto milleproroghe al centro di una riunione fiume del Consiglio dei ministri, iniziata alle 9 e 30 e terminata alle 15 e 30, era proprio il capitolo rottamazione. Che quest’anno ha avuto come sponsor ufficiale i Verdi che avevano vincolato il programma delle rottamazioni di auto e elettodomestici a precisi standard ambientali.

    I cinque punti del piano rottamazione – Il primo punto prevede un contributo di 150 euro e tre anni di abbonamento gratis sui mezzi pubblici per chi rottama senza acquistare. In alternativa lo Stato garantisce 800 euro per il servizio car-sharing. Il secondo punto prevede un contributo di 500 euro in più (quindi mille e duecento in tutto) per chi rottama due auto e ne acquista una sola. Sono previsti 700 euro di incentivi e un anno di bollo gratis (che diventano tre se l’auto è Euro 0) se si acquista una nuova auto Euro 4 con emissioni di co2 inferiori a 140 grammi per chilometro se l’auto è a benzina o inferiori a 130 gr. se l’auto è diesel. Incentivi anche per le auto elettriche e ibride. Infine, al sesto punto, 350 euro per chi trasforma la propria auto da benzina a gpl e 500 euro da benzina a metano. Secondo stime Unrae dovrebbero essere circa dieci milioni le auto coinvolte nel piano rottamazione.

    Reazioni – Il decreto milleproroghe conta una cinquantina di articoli. E’ il contenitore omnibus dove i ministeri infilano quello che in genere è rimasto fuori dalla Finanziaria. Non c’è dubbio che il capitolo della rottamazione, saltato nel difficile percorso della Finanziaria, era quello più atteso. Entusiasta il ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio che ha sempre vincolato il piano della rottamazione all’abbattimento di emissioni di gas e al raggiugimento di nuovi e migliori standard ambientali.

    Soddisfatto il ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani perchè “sono stati rafforzati gli obiettivi ambientali, favorendo un parco auto decisamente più ecosostenibile e intensificando le misure che incentivano il ricorso al trasporto pubblico locale”.

    Tutela ambientale e qualificazione dei consumi, con relativo stimolo lala crescita e all’occupazione, sembrano per una volta andare insieme, nello stesso pacchetto di leggi. Il problema, semmai, potrebbe arrivare dai soldi. Per realizzare il pacchetto-rottamazione serviranno circa 110-120 milioni di euro. Subito dopo il voto nel Consiglio dei ministri si era diffusa la voce che non ci fosse la copertura economica. Allarme rientrato.

    Le altre misure: la rivincita di Mussi – Il milleproproghe, si sa, è un po’ l’ultimo treno per Yuma, l’ultima possibilità per ministri e segretari di veder realizzate promesse e impegni rimasti al palo per tutto l’anno. Sono state approvate proroghe di carattere tecnico di carattere minore che riguardano difesa, turismo, lavoro, salute, giustizia, trasporti, agricoltura, sviluppo economico, ricerca, ambiente e finanze. Una bella rivincita se la prende il ministro per l’Università Fabio Mussi che porta a casa lo sblocco dei concorsi per i professori associati ordinari e l’assunzione di 1.050 ricercatori a cui dovrebbe seguire un altro pacchetto di 3000 assunzioni secondo regole “innovative” rispetto agli standard europei. “In due-tre anni rivoluzioniamo il copro docente” ha detto il ministro “con regole innovative rispetto agli standard europei”. Cambiano anche i criteri di accesso degli studenti ai vari atenei: serviranno 105 punti per superare il numero chiuso di cui 80 raggiunti tramite i test di valutazione e 25 ricavabili dai precedenti curricula scolastici dei candidati.

    Via libera alla missioni all’estero – Tra i 50 articoli del decreto milleproproghe anche il rinnovo delle missioni militari all’estero, sono circa una ventina, dall’Afghanistan al Libano passando per il Kosovo ma anche i piccoli contingenti di 70 persone in Iraq (istruttori delle forze di polizia locali), a Sharm el Sheick o in Palestina. Il rinnovo dura un anno (fino a un anno fa durava sei mesi). Il decreto andrà in aula a fine gennaio. E sarà un’altra delle prove regine per il governo Prodi. Il 2007 di Palazzo Chigi si chiude così, con questo consiglio dei ministri. Il 2008 ha già un’agenda fitta di impegni e di insidie. 

    Fonte: http://www.repubblica.it