Liguria: dalla Regione incentivi per i taxi a metano, gpl, bioetanolo, ibridi ed elettrici
11/07/2010 - Nicola Ventura
Il dipartimento Infrastrutture e trasporti della Regione Liguria ha stanziato, per il 2010, 225 mila euro di contributi per la riqualificazione del trasporto pubblico di taxi, che in Liguria sono circa 1.200. Destinatari del bando sono i titolari di licenza di taxi, anche riuniti in cooperative e consorzi,
che possono presentare la domanda di accesso ai finanziamenti entro il 30 settembre.
Scaduto il termine di presentazione, il dipartimento regionale dei Trasporti stilerà una graduatoria sulla base alle tipologie di intervento di cui è stata fatta richiesta. Paolo Spanu, presidente regionale taxi di Confartigianato Liguria, spiega: “Siamo soddisfatti il sostegno della Regione al nostro settore, anche se i fondi stanziati non saranno sufficienti a soddisfare le domande e fare fronte a questo momento di grave crisi”. In Liguria sono 1.200 i tassisti: 869 solo a Genova – di cui 750 soci di cooperative – e 331 distribuiti tra La Spezia, Sanremo, Savona e Chiavari.
“Negli anni scorsi – commenta Spanu – i finanziamenti sono stati tutti assegnati e molte domande sono state escluse dalla graduatoria perché i fondi erano finiti. Il 90% dei tassisti, di solito, fa richiesta di contributi per l’acquisto di una nuova auto, il 10% per l’installazione di un tassametro o di una radiotaxi. Ancora poche le richieste per l’installazione dei dispositivi per portatori di handicap: le auto dotate di sistemi di “incarrozzamento” per le sedie a rotelle sono solo 8 in tutta Genova”.
Vista la crescente richiesta di accesso ai contributi pubblici che in parte rimane insoddisfatta, Spanu propone alla Regione di unirsi ad altri enti locali per raggiungere una maggiore percentuale di finanziamento sull’acquisto di vetture ibride.
“In altre regioni si arriva a finanziare il 40%, contro il 15% della Liguria, per taxi che rispettino l’ambiente”.
I titolari di licenze di taxi possono presentare domanda per l’acquisto, anche in leasing, di una nuova vettura e per l’acquisto di un’auto a combustibile non tradizionale (gpl, metano, elettriche, ibride, bioetanolo).
Possono fare richiesta di contributi anche per l’acquisto e l’installazione di dispositivi per l’accesso ai portatori di handicap (cinghie di ancoraggio, scivoli e rampe, piattaforme di sollevamento ecc.) e per la dotazione di uno o più dispositivi speciali (radiotelefono di servizio, tassametro di tipo omologato, allestimenti speciali, compresi divisori atti a garantire la sicurezza del conducente) e per la trasformazione del veicolo per l’alimentazione a combustibile non tradizionale.
Le cooperative e i consorzi di titolari di licenze di taxi possono fare richiesta di contributi per l’acquisto e l’installazione di apparecchiature collegate ai radiotelefoni di servizio, di sistemi di controllo, sicurezza e localizzazione del veicolo, di sistemi di pagamento integrati a quelli del trasporto pubblico locale.
Anche i Comuni possono chiedere contributi per l’installazione di colonnine fisse di chiamata nelle postazioni di taxi fino al 50 per cento della spesa ritenuta ammissibile.