Incentivi 2010: Unrae, gli incentivi hanno funzionato e devono essere rinnovati
06/01/2010 - Nicola Ventura
“Il comparto dell’auto in Italia ha retto all’urto della crisi grazie agli incentivi varati nel febbraio dello scorso anno dal Governo. Una misura che ha consentito anche di togliere dalla circolazione oltre 900.000 vecchie vetture con oltre 10 anni di anzianità,
sostituendole con altrettante meno inquinanti e tecnologicamente più sicure.Il doppio risultato è dimostrato dal bilancio finale delle immatricolazioni, che si è chiuso con una perdita di sole 3.672 vendite, pari ad una flessione dello 0,17%.
La tenuta del mercato ha consentito di salvaguardare molti posti di lavoro nel settore della distribuzione e dell’indotto ed è il segno evidente della necessità di adottare misure disostegno anche per il 2010, stante il permanere di una situazione economica generaleancora preoccupante”. Loris Casadei, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delleCase estere presenti sul nostro mercato, ha così commentato la diffusione dei datiimmatricolativi del mese di dicembre e dell’intero 2009.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, infatti, diramato oggi i datiinerenti l’ultimo mese dell’anno: 165.428 immatricolazioni, il 16,73% in più rispettoall’immatricolato del dicembre 2008. Il totale annuo, così, è di 2.158.010immatricolazioni, lo 0,17% in meno rispetto al bilancio finale del 2008 (2.161.682).L’effetto benefico degli incentivi si è fatto sentire particolarmente anchesull’ambiente.
Secondo quanto rilevato dagli analisti dell’UNRAE, infatti, la mediaponderata delle emissioni di CO2 delle autovetture acquistate nell’intero anno 2009 èscesa di oltre 8 punti a 136,6 g/km, rispetto ai 144,8 del 2008, mentre nel solodicembre tale valore è stato di 133,5 g/km.
“La tenuta delle vendite dell’anno appena conclusosi – ha aggiunto Casadei –costituisce un buon viatico per il 2010, nella misura in cui il Governo vari al più prestonuovi incentivi per il rinnovo del parco circolante, consentendo la rottamazione divetture con oltre 10 anni e, quindi, Euro 0, 1 e tutte le Euro 2 ancora in circolazione esoprattutto stimolando – in misura adeguata – l’acquisto di auto a basso impattoambientale, ovvero alimentate a Gpl, metano o con motori ibridi ed elettrici.
Ma – haricordato il Presidente dell’UNRAE – si dovrà anche mettere mano ad una revisionedell’intera politica del settore automotive, a partire dalla inderogabileomogeneizzazione a livello europeo della fiscalità, che frena in modo anomalo,rispetto agli altri grandi mercati continentali, il settore delle vendite al noleggio e alleaziende, due aree di mercato importanti per la stabilità della domanda”.
Nel 2009, infatti, le immatricolazioni ai privati (favorite dagli incentivi) hannofatto registrare una crescita di poco inferiore ai 9 punti (dal 68,54% al 77,32%) ascapito di quelle al noleggio (scese dal 14,88% all’11,01%) e alle aziende (scese dal16,58% all’11,67%).In dicembre si è confermata la forte crescita delle immatricolazioni di vetture GPL,che hanno quasi raggiunto un quarto dell’intero mercato.
Nel 2009, queste ultimehanno rappresentato una quota del 15,72% rispetto al 3,43% del 2008. Meritasottolineare le cifre assolute: 339.295 immatricolazioni nel gennaio-dicembre 2009contro le 74.231 del 2008, con una crescita del 357%. Dal canto suo il metano ha fattoregistrare una crescita del 61,5%, a 127.836 unità e una quota di mercato del 5,92%.Tutto ciò a scapito delle alimentazioni tradizionali: nell’intero anno, infatti, la benzinaha perso esattamente 6 punti di quota, attestandosi al 36,17%, mentre le vetture dieselne hanno persi quasi 9, portandosi al 41,82% di rappresentatività.Quanto poi agli ordini, secondo le prime informazioni scambiate fra ANFIA eUNRAE, la raccolta in dicembre è stata di circa 260.000 contratti (oltre il 68% in più),mentre nell’anno gli ordini hanno sfiorato le 2.335.000 unità (+ 15%).
Gli analisti dell’UNRAE evidenziano che – a seguito delle misure diincentivazione e delle forti campagne promozionali delle Case – le immatricolazioni divetture dei segmenti A e B hanno raggiunto nel 2009 il 63,6% rispetto al 58% del2008, a scapito delle vetture di maggiori dimensioni e potenze. Nell’ambito dellecarrozzerie, alla crescita delle berline e – in forma meno evidente – dei monovolumepiccoli, dei coupè, dei crossover e dei multispazio, ha fatto riscontro una flessioneanche marcata delle vendite di station wagon, fuoristrada, monovolumi compatti egrandi, cabrio e spider.
Uno sguardo, infine, al mercato dell’usato: in dicembre ha totalizzato 397.887 unità(+1,76%) e nell’intero 2009 le vendite di auto di seconda mano hanno raggiunto(incluse le minivolture, che sono le temporanee cessioni dei privati ai rivenditori) le4.469.775 unità, con una flessione del 10,5% rispetto all’intero 2008.