Caroselli (Assogasliquidi): Senza incentivi torna a peggiorare la qualità dell’aria
16/07/2010 - Nicola Ventura
Senza incentivi aumenta l’inquinamento e si ferma il mercato auto. La mancanza di politiche di agevolazione per GPL e metano riporta gli italiani all’acquisto di veicoli diesel e benzina, con gravi conseguenze per l’aria che respiriamo. E’ il commento di Assogasliquidi,
l’Associazione di Federchimica che rappresenta in Italia le imprese di GPL, ai dati divulgati da UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano, riferiti al 1° semestre 2010.
I dati mostrano un deciso arretramento sul fronte emissioni di CO2; i livelli attuali hanno un valore medio ponderato – calcolato sulle immatricolazioni di nuove auto – di 134,4 g/km solo per i primi sei mesi dell’anno, conseguenza di un notevole recupero delle motorizzazioni a diesel ( da 38,68% al 48,43%dal 1° al 2° semestre) e a benzina ( da 30,23% al 39,54% dal 1° al 2° semestre).
Sono dati allarmanti, che ci riportano ai livelli del 2008 ( diesel: 50,57%; benzina: 42,17%), quando le auto a GPL ancora non si erano diffuse sul mercato e il valore di CO2 era pari a 143,3 g/km. A dicembre 2009, grazie agli incentivi statali per l’acquisto di auto ecologiche, questo valore è sceso a 133,5 g/km.
Un segnale importante, che conferma l’efficacia della politica degli incentivi non solo per agevolare i cittadini, ma anche per tutelare l’ambiente, favorendo le auto ecologiche a GPL e a metano rispetto a quelle alimentate con carburanti tradizionali fortemente inquinanti.
Da dati UNRAE risulta che solo nel primo semestre del 2010 il valore di CO2 è risalito a 134,4 g/km.
“La mancata proroga degli incentivi fa male alle tasche degli Italiani, ma soprattutto alla loro salute“ denuncia Rita Caroselli, Direttore di Assogasliquidi,. “Si è vanificata totalmente l’azione degli incentivi, proprio in un momento storico in cui tutto il mondo punta sulla green economy e la crisi ha messo in ginocchio molte famiglie italiane.”
E’ una prova ulteriore di quanto i carburanti gassosi, GPL e metano, siano realmente una soluzione per contrastare l’inquinamento atmosferico, non solo in termini di CO2 ma anche per quanto riguarda gli altri fattori inquinanti tipici dei motori a benzina ( idrocarburi incombusti), e a gasolio (PM e ossidi di azoto).
Il GPL infatti riesce ad abbattere del 10-15% le emissioni di CO2 e del 99% le emissioni di PM10. La mancata proroga delle agevolazioni statali sta relegando di nuovo questi carburanti ad un mercato di nicchia.
A giugno le auto a gas hanno registrato – 46,74% per il GPL e – 73,30 % rispetto a giugno 2009 e sono da considerarsi dati reali, non influenzati dalle incentivazioni del 2009 come invece si riscontra nei dati relativi ai primi mesi dell’anno.
“Sono dati allarmanti” prosegue Rita Caroselli “ specialmente se si considera che la domanda di veicoli a diesel e benzina è destinata a crescere con conseguente peggioramento dell’inquinamento atmosferico.
Tutto ciò mentre l’Italia negozia con l’Europa un piano di azione per risanare la qualità dell’aria dei nostri centri urbani. Abbiamo più volte sensibilizzato le Istituzioni sui gravi danni derivati dalla mancata proroga degli incentivi, finora purtroppo senza risultati.
L’auspicio è che questo grave bilancio convinca le autorità competenti a ritornare su una decisione che inevitabilmente riproporrà, in modo sempre più grave, il problema dell’inquinamento urbano”.