Trapani: Nanotecnologie per i serbatoi per l’idrogeno
04/04/2008 - e2net
Trapani in prima fila nella ricerca tecnologica legata alla miniaturizzazione. Presso la base ‘Luigi Broglio’ dell’Agenzia spaziale italiana, a Milo, lungo la statale 113, saranno presentati i laboratori dell’Istituto di tecnologie avanzate, cui ha aderito anche la Provincia regionale di Trapani. Utilizzando il finanziamento della misura 3.15 Por Sicilia 2000-2006, ha realizzato il nuovo laboratorio scientifico di ricerca sulle Nanotecnologie, dotato di una ‘clean room’ e di attrezzature di avanguardia a livello internazionale. Nel laboratorio si studiera’ e sperimentera’ lo stivaggio dell’idrogeno e la produzione di nanotubi di carbonio.
Le applicazioni pratiche di queste ricerche potrebbero essere rivoluzionarie per il settore del trasporto e dei consumi energetici e potrebbero anche giungere alla produzione di un prototipo sperimentale di serbatoio per vetture a idrogeno, quindi non inquinanti. Ad oggi, infatti, i motori ad idrogeno per automobili, non trovano sviluppo applicativo, sebbene teoricamente si possano produrre, per l’impossibilita’ di stivare in serbatoi sicuri, a bassa pressione, il gas e di condurlo. Il laboratorio trapanese, in particolare, e’ quindi destinato a produrre e caratterizzare elementi nanostrutturati per lo stivaggio dell’idrogeno in nano materiali, per la realizzazione di serbatoi a bassa pressione ed elevata sicurezza, produzione di nanotubi di carbonio per il settore energetico e per la sensoristica. Piu’ in particolare le specifiche da conseguire e le principali problematiche di ricerca riguardano innanzitutto l’immagazzinamento dell’idrogeno. Si intendono mettere a punto materiali su scala nanometrica adatti ad assorbire l’idrogeno nonche’ la tecnologie costruttive dei relativi serbatoi. Poi i nanotubi di carbonio. I nanotubi in carbonio si stanno rilevando un formidabile materiale per molte applicazioni tecniche grazie alle loro caratteristiche fisiche particolari. Obiettivo principale e’ quindi quello di creare materiali ‘intelligenti’ utili nella sensoristica nanometrica, al fine di avere un’applicazione ben definita e con possibilita’ di mercato, a conclusione della attivita’ di ricerca.
Fonte: http://www.automobili-oggi.it/