NH2: il trattore ad idrogeno di Fiat
13/02/2009 - Nicola Ventura
Il concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola proposto da New Holland offre notevoli vantaggi nel lungo periodo ai clienti, permettendo loro di creare, immagazzinare e utilizzare energia in modo pratico e funzionale.
Questo concetto è basato sulla capacità di produrre elettricità da fonti naturali a basso impatto ambientale e di riutilizzare facilmente l’elettricità prodotta. Il trattore NH2™ alimentato a idrogeno, premiato con la Medaglia d’oro al SIMA Innovation Awards 2009, è solo una delle componenti di una visione più ampia che mira a liberare gli agricoltori dal peso dei continui aumenti di prezzo del combustibile.
Il concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola
Il combustibile rappresenta oggi come nel futuro una quota importante dei costi di esercizio delle aziende agricole. New Holland ritiene che la tecnologia a idrogeno offrirà agli agricoltori una fonte indipendente di energia, utilizzabile per una grande varietà di veicoli e applicazioni, con la garanzia di un maggior controllo sulle spese future nel loro business.
Gli ostacoli tradizionali riguardo all’utilizzo dell’idrogeno sono soprattutto la distribuzione e la disponibilità. A causa delle lunghe distanze percorribili da automobili e autocarri, l’utilizzo dell’idrogeno nei veicoli commerciali e privati è stato limitato essenzialmente dalla mancanza di un sistema di distribuzione nazionale che risulterebbe estremamente costoso da gestire.
Il concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola prevede che siano i clienti stessi a produrre in proprio l’idrogeno partendo dall’acqua e ad immagazzinarlo compresso. Il procedimento prevede che, attraverso un processo chiamato elettrolisi, utilizzando l’elettricità prodotta da impianti eolici, pannelli solari o processi a biomassa e biogas collocati nell’azienda agricola, si scomponga l’acqua in idrogeno e ossigeno. Non soltanto il trattore NH2™ alimentato a idrogeno rappresenta il primo passo concreto, ma le implicazioni del concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola proposto da New Holland sono molto più ampie e potrebbero rivoluzionare l’intera produzione agricola, consentendole di superare una volta per tutte le problematiche energetiche di altri settori industriali.
«Gli agricoltori sono in una posizione di assoluto vantaggio per approfittare della tecnologia di utilizzo dell’idrogeno: a differenza di altri, dispongono dello spazio sufficiente per installare sistemi alternativi di generazione dell’energia elettrica, ad esempio impianti solari, eolici, per il trattamento delle biomasse e per immagazzinare l’energia prodotta sotto forma di idrogeno. Oltre ai vantaggi di tipo ambientale, un sistema di questo tipo consentirebbe alle aziende agricole di diventare indipendenti dal punto di vista energetico e di migliorare la propria stabilità finanziaria» osserva Pierre Lahutte, responsabile Global Product Marketing per i trattori e i movimentatori telescopici New Holland.
Le tecnologie di utilizzo dell’idrogeno hanno già trovato un convinto appoggio a livello internazionale da parte del Commissario europeo per la ricerca Janez Poto?nik, il quale ha dichiarato che «l’obiettivo ultimo di questa piattaforma tecnologica sarà l’attuazione di un sistema energetico europeo competitivo».
I vantaggi esclusivi dell’utilizzo dell’idrogeno
Attualmente le aziende agricole in ogni parte del mondo utilizzano vari sistemi di produzione dell’energia elettrica, che spaziano dagli impianti solari a quelli eolici o fermentatori di biomasse. Tuttavia, l’energia elettrica che non viene immediatamente utilizzata deve essere rivenduta alla rete energetica nazionale oppure va persa. Il concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola va oltre, consentendo di immagazzinare l’energia prodotta sotto forma di idrogeno compresso, utilizzabile poi direttamente nei macchinari agricoli o nei generatori per fornire elettricità e calore agli edifici e alle varie applicazioni agricole.
I veicoli alimentati a idrogeno sono in corso di sperimentazione da molti anni. In agricoltura questi veicoli offrono molti vantaggi rispetto a quelli alimentati a batterie, che sono efficienti solo nei cicli del tipo “stop and start” e che richiedono molto tempo per la ricarica.
I veicoli alimentati a idrogeno superano questi limiti grazie all’idrogeno compresso nei serbatoi, che alimenta le celle a combustibile che a loro volta producono elettricità all’interno del veicolo, offrendo una maggior efficienza e una miglior flessibilità. Le celle a combustile hanno una lunga vita operativa e consentono di evitare il problema ambientale dello smaltimento delle batterie esaurite.
L’idrogeno compresso, ad alto potenziale energetico, può essere comodamente stoccato, anche per lungo tempo, in un serbatoio all’interno dell’azienda agricola, consentendo rifornimenti pronti e veloci. Poiché le macchine agricole lavorano solitamente a breve distanza dalla sede dell’azienda, è possibile rifornirle senza problemi dal serbatoio centrale dell’azienda stessa o da serbatoi satelliti, sia fissi che mobili.
Il trattore NH2™ alimentato a idrogeno
Il trattore NH2™ alimentato a idrogeno è un elemento chiave e una dimostrazione pratica del concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola proposto da New Holland. Primo trattore al mondo alimentato a idrogeno, è perfettamente in linea con la posizione di “Clean Energy Leader” del marchio. New Holland è alla guida del settore con l’approvazione dell’utilizzo del biodiesel al 100% per i motori delle proprie macchine, senza pregiudicarne le prestazioni e senza richiedere complicati programmi di manutenzione.
Nel trattore sperimentale NH2™, presentato al Sima e strutturato sul premiato T6000, il motore a combustione interna è stato sostituito con celle a combustibile che generano elettricità. L’idrogeno compresso, contenuto in un apposito serbatoio, reagisce all’interno della cella con l’ossigeno presente nell’aria, producendo acqua ed energia elettrica che va ad alimentare i motori elettrici che azionano la trasmissione principale e i sistemi ausiliari del trattore.
È proprio la fattibilità commerciale del trattore NH2™ che rende questo progetto enormemente vantaggioso per i clienti del marchio New Holland. Molto più di una semplice idea, il trattore NH2™ è un prototipo da 106 CV perfettamente funzionante e in grado di eseguire tutte le attività di un trattore serie T6000, in quasi totale silenzio ed emettendo solamente calore, vapore ed acqua, non emettendo sostanze inquinanti come ossidi di azoto, particolato o anidride carbonica. Con il suo funzionamento pulito il trattore NH2™ apporta vantaggi aggiuntivi anche alla salute di chi opera in spazi chiusi, come le stalle o le serre.
Il concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola proposto da New Holland offre agli agricoltori una visione positiva del futuro, permettendo loro di controllare meglio i costi di gestione e nello stesso tempo di rispondere meglio alle pressioni del settore per una produttività e un’efficienza sempre maggiori nel pieno rispetto dell’ambiente.