Honda Fcx Clarity, in vendita la berlina che va a idrogeno
05/07/2008 - e2net
TOKYO – Prova su strada dell’auto del futuro: non un prototipo, ma la prima quattro ruote superecologica studiata per il mercato di massa; non uno scatolone, ma una vera berlina con interni confortevoli; non una lumaca, ma una vettura che a dispetto delle emissioni zero ha prestazioni più che accettabili (con 100 cavalli e una velocità massima di 160 km orari per una autonomia di 620 chilometri). Non è un’auto elettrica tradizionale: non sono necessarie ore e ore per la ricarica, anzi il “pieno” si fa in 3 minuti.
Benvenuti nel mondo della della Honda, che da questo mese inizia a essere commercializzata negli Usa e da novembre in Giappone: l’auto che non utilizza combustibili fossili né emette sostanze inquinanti, ma scarica solo acqua. Si basa infatti sulla tecnologia delle celle a combustibile (fuel cell), ovvero va a idrogeno: stoccato in un serbatoio posto nella parte posteriore, l’idrogeno viene combinato l’ossigeno dell’aria in un dispositivo (“stack”) situato in un tunnel centrale della vettura per produrre energia elettrica.
Da sottolineare che l’idrogeno non è una fonte di energia, ma è solo un vettore. Non esiste libero in natura e va prodotto e questo costa energia. E altra energia va spesa – e prodotta – per comprimerlo nel serbatoio. E dunque il vantaggio energetico dell’idrogeno è tutto da verificare, anche in relazione ad architetture come l’ibrido: elettrico e combustione interna.
Il project leader Sachito Fujimoto si esalta a spiegare il funzionamento, partendo dal big bang dell’universo per arrivare al sodo: «Il Fuel cell stack ora pesa solo 67 kg, eroga 100 Kw e puo’ funzionare anche a -30 gradi. La prima versione, del 1999, pesava 202 kg, sviluppava 60 Kw e non poteva operare sotto lo zero».
E l’efficienza energetica, aggiunge, è oltre 3 volte quella dei veicoli a benzina e più del doppio di quella delle vetture ibride. La Fcx Clarity viene prodotta nell’impianto della Honda di Tochigi e ha trovato come primi utenti e testimonial personaggi del mondo di Hollywood come James Lee Curtis, Laura Harris e Ron Yerxa.
Tecnologia, design, immagine ed emissioni zero: sembra il Santo Graal nella foresta delle quattro ruote, nel mezzo dell’era dei petrolio che sta accelerando verso i 200 dollari al barile. Ma purtroppo non è così: porsi al volante della Fcxdire guidare quattro Ferrari contemporaneamente, nel senso che la vettura costa (alla produzione) circa un milione di dollari. È vero che in California sarà commercializzata con un canone mensile di leasing (triennale) di 600 dollari (per lo più a enti pubblici e aziende), ma questo comporta che Honda, in sostanza, sussidierà il suo cliente.
Così nei prossimi tre anni la società giapponese conta di commercializzare solo 200 esemplari. È ancora disperatamente poco per fare una qualche differenza. In particolare, mancano le infrastrutture (le stazioni di servizio a idrogeno) e quindi il gatto si morde la coda. La tecnologia a celle combustibili è ancora molto costosa e rappresenta certo una svolta successiva a quella dell’auto elettrica.
«Stiamo investendo sul futuro – ha ammesso oggi ai giornalisti il Ceo Takeo Fukui – Un mercato significativo per il pubblico individuale si creerà tra 10 anni, quando i costi unitari si abbatteranno sotto i 10 milioni di yen».
Anche a questi livelli, la vettura a idrogeno costerà parecchio, sia pure con costi di esercizio inferiori (ma non tanto) a quelli delle auto tradizionali. Per tanto tempo ancora, insomma, Honda dovrà fare appello alla coscienza ecologica del potenziale pubblico di consumatori -non al solo rapporto costi-benefici – per dimostrare di non aver sbagliato a scommettere su una leadership nelle celle combustibili, quando l’auto elettrica pura, alimentata a batterie, e quella ibrida invece, sembrano destinate a un mercato di massa nel giro di pochi anni.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com