Green Endurance 2019: il biometano stacca la spina alle elettriche
03/05/2019 - Nicola Ventura
Sulla sfida andata in scena al 1° Aci Como EcoGreen, gara di apertura del Green Endurance – Campionato Italiano Energy Saving 2019, si potrebbero raccontare gli splendidi percorsi disegnati dall’organizzazione, discutere sulla tecnicissima prova del Ghisallo o descrivere il fascino del charge park sotto lo sguardo attento di Alessandro Volta… ma la verità è un’altra; i cronometri ed i mediometri per una volta significavano molto meno perchè l’attesa era tutta per il debutto nelle competizione del biometano ed il confronto sulle emissioni WTW nei confronti delle vetture elettriche.
La vera sfida era solo quella ed è tutta riassunta in due piccoli numeri: 36,49 e 62,30. Sono le emissioni climalteranti (si, esattamente quelle tanto care a Greta Thunberg e per cui tanti giovani italiani sono scesi nelle strade per difendere il proprio pianeta nel “Fridays For Future”) espresse in grammi di CO2eq/km calcolate nel ciclo vita di ogni singola fonte di energia; dalla produzione all’utilizzo. Perchè non esistono le emissioni ZERO, ogni forma di mobilità produce emissioni.
Il biometano inquina il 40% in meno delle elettriche
36,49 gCO2eq/km sono le emissioni della 500 Abarth a biometano di Ecomotori Racing Team mentre 62,30 gCO2eq/km sono le emissioni della vettura elettrica più parsimoniosa classificata in gara: una Volkswagen eGolf.
Sorpresa? Non proprio visto che la stessa Volkswagen, in un comunicato stampa del 2 Maggio 2019 riferendosi alla eGolf certifica il risultato di gara riferendo: “Se l’elettricità necessaria per circolare è ottenuta esclusivamente da fonti rinnovabili, i 62 g di emissioni di CO2/km legati all’attuale mix energetico europeo scenderanno ad appena 2 g di CO2/km.”
La chiave di lettura, che non è certo una prerogativa di VW ma vale per qualsiasi costruttore, è tutta contenuta in quel “Se” iniziale. Ad oggi non esiste energia ottenuta esclusivamente da fonti rinnovabili per sostenere una totale, o comunque importante, transizione del parco circolante verso la mobilità elettrica e quindi le emissioni si calcolano sul mix energetico europeo (che include nucleare e carbone).
Biometano 100% rinnovabile
Il biometano, che nel caso specifico del campionato è frutto di una partnership con S.e.s.a Spa, azienda di Este specializzata nel trattamento e produzione di biometano da forsu (l’umido della raccolta differenziata per capirci) ha le carte in regola per porsi come una delle alternative migliori per contribuire alla decarbonizzazione delle emissioni derivate dai trasporti.
#iovadoabiometano
Personalmente dopo 3 anni di competizioni con le elettriche coronati da tanti successi (Mondiale Fia nel 2016 con Zoe 22 kWh ed i titoli Italiani Energie Alternative 2016 e 2018 sempre con Zoe) ho la piena conoscenza e consapevolezza dei pregi dei difetti e, per la stagione 2019, ho scelto di tornare alle origini ma con un tocco ancora più green.
Per il 2019 io vado a biometano!