Volkswagen presenta MQB, il nuovo pianale modulare pensato per i carburanti alternativi

08/02/2012 - Nicola Ventura

    L’industria automobilistica di tutto il mondo si trova ad affrontare enormi sfide. In primo luogo i carburanti di origine fossile devono essere utilizzati nel modo più oculato ed efficiente che mai. In secondo luogo le energie alternative

    e rinnovabili devono essere utilizzate in modo più massiccio insieme a benzina, gas metano e gasolio.

    È inoltre tassativo ridurre ulteriormente le emissioni prodotte dalla mobilità. Infine, al pari delle nazioni industrializzate, anche i Paesi emergenti devono poter disporre di autovetture con sistemi di trazione ecocompatibili. Pertanto, per quanto riguarda la concezione e lo sviluppo dei sistemi propulsivi futuri si profilano tre aree di azione: la costante crescita dell’efficienza dei motori, l’utilizzo di fonti energetiche alternative e in particolare rigenerative e lo sviluppo di concetti di mobilità a zero emissioni di CO2.

    Il Gruppo Volkswagen affronta queste tre tematiche, e quindi le sfide sia attuali che future, con una strategia a tutto tondo incentrata su sistemi di trazione e alimentazione che mira all’ottimizzazione dei propulsori di tipo convenzionale, all’impiego di fonti di energia alternative, al pieno utilizzo della trazione elettrica e in genere a una mobilità che riduca il più possibile le emissioni di CO2.

    Per implementare al meglio questa strategia incentrata su sistemi di trazione e alimentazione, il Gruppo Volkswagen ha sviluppato diverse piattaforme modulari, la più recente delle quali è il pianale modulare trasversale (MQB).

    Utilizzabile per tutte le vetture del Marchio, avrà anche il “compito” di garantire e ampliare l’elevata concorrenzialità dell’azienda nei segmenti con i maggiori volumi di vendita per la marca Volkswagen, dalla Polo alla Golf e fino alla Passat: i segmenti B, C e D.

    La progettazione del pianale modulare trasversale ha tenuto conto della crescente gamma di motorizzazioni: in concreto, il pianale modulare trasversale, accanto alle due attuali nuove gamme di motori strutturati in modo modulare (benzina: EA211 / Diesel: EA288), offre la possibilità di integrare senza limitazioni e compromessi anche propulsori alternativi quali quelli a gas metano (GNC), ibridi o elettrici.

    Per quanto riguarda il Gruppo Volkswagen, l’MQB va ad aggiungersi al pianale modulare longitudinale (MLB) sviluppato dalla Audi, alla piattaforma sportiva modulare MSB realizzata con il Centro di competenza Porsche e alla New Small Family con la Volkswagen up!, la SEAT Mii e la Škoda Citigo come modelli attualmente più compatti della Casa.

    Effettivamente i sistemi a pianale modulare per il Gruppo Volkswagen sono di fondamentale importanza per la costruzione e la fabbricazione di nuovi modelli. Considerando gli oltre 220 modelli realizzati e i più di 90 stabilimenti di produzione in tutto il mondo con 448.000 addetti, la standardizzazione su vasta scala di componenti e processi produttivi gioca di fatto un ruolo di fondamentale importanza. Infatti un volume elevato di particolari uguali consente di contenere i costi di produzione e quindi di praticare in tutto il mondo i prezzi più adatti al mercato di riferimento così come offrire una più ricca gamma di prodotti. E in questo modo le tecnologie ecocompatibili diverranno convenienti anche per chi acquisterà auto nuove nei Paesi emergenti.

    L’elevata flessibilità dei sistemi modulari intelligenti consente inoltre di soddisfare più facilmente eventuali esigenze di tipo locale. Tutti questi aspetti contribuiscono a garantire buoni risultati per l’azienda su tutta la linea, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ecologico, e a consentire di vincere le sfide sia del presente che del futuro.

    Nel complesso, il nuovo sistema MQB ha consentito all’azienda di ridurre le varianti di motore e cambio dell’88%. Questa riduzione della complessità si traduce in un aumento della flessibilità.

    Il pianale modulare trasversale, come precedentemente detto, offre infatti la possibilità di collocare, oltre ai motori a combustione convenzionali, anche tutti i motori alternativi esistenti nella stessa posizione di montaggio senza limitazione alcuna.

    Dalle versioni a gas metano (GNC) alle versioni ibride, fino a quelle a trazione puramente elettrica. E la Volkswagen ha già annunciato l’impiego del pianale modulare trasversale per l’anno 2013 per quella che sarà la nuova Golf Blue-e-motion, ovvero la Golf elettrica.