Trento: mezzi a metano-idrogeno per la raccolta dei rifiuti in centro città
30/10/2010 - Nicola Ventura
L’Amministrazione comunale di Trento, grazie a un finanziamento del Ministero dell’Ambiente, sperimenterà nel 2011 la raccolta differenziata “porta a porta” in centro storico con tre automezzi a metano e altri due alimentati con una miscela di metano e idrogeno.
Quest’ultimo, grazie all’alta infiammabilità, migliora la combustione abbattendo in maniera significativa le emissioni di anidride carbonica.
La novità è stata presentata stamattina a Palazzo Geremia dall’assessore all’Ambiente Michelangelo Marchesi, da Antonio Fuganti, responsabile del Centro studi Fiat, partner del progetto insieme a Dolomiti Energia, rappresentata dal direttore della Divisione Ambiente Carlo Realis Luc.
Questi mezzi altamente tecnologici hanno un’altra particolarità: montano a bordo un sistema di navigazione che consente di monitorare in ogni momento ora e luogo in cui vengono prelevati i rifiuti. C’è dunque sempre la possibilità di controllo e, di conseguenza, di limitare gli errori nella raccolta.
“E’ da anni che si parla di motori a idrogeno – ha osservato Marchesi – Ora finalmente cominciamo a sperimentarli”. Il prossimo traguardo da raggiungere, ha spiegato Fuganti, è la produzione di metano dai rifiuti.
Il nuovo sistema di raccolta “porta a porta” ha ormai raggiunto la quasi totalità della città, portando la raccolta differenziata al 62%, un traguardo che pone Trento tra le città più virtuose a livello nazionale.
Manca ancora la zona del centro storico (Ztl) che verrà coperta entro il prossimo anno, vista la complessità urbanistica e le peculiarità specifiche dell’area. L’Amministrazione comunale e Dolomiti Energia stanno fin da ora lavorando a un progetto sperimentale che, proprio per la raccolta nel centro storico, consentirà di adottare automezzi a ridotte emissioni: tre veicoli saranno alimentati a metano mentre altri due veicoli altamente innovativi contribuiranno alla sperimentazione e alla messa a punto della tecnologia dell’idrometano (miscela di metano e idrogeno).
L’obiettivo è quello della riduzione nel centro storico delle emissioni di CO2 in particolare, grazie all’utilizzo, per ora a livello sperimentale, di combustibili alternativi. Il progetto, che vede partners il Comune di Trento e Dolomiti Energia con la collaborazione del Centro Ricerche Fiat di Mattarello (Dipartimento Low investment and flexible technologies), è reso possibile grazie ad un finanziamento concesso del Ministero dell’Ambiente con un bando riservato alla diffusione di azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane.
Il progetto presentato dal Comune di Trento è stato considerato innovativo e quindi finanziabile in parte consistente con fondi del Ministero. Il costo complessivo, pari a 930.000 euro, sarà coperto da finanziamento ministeriale per 538.574,41 euro e per i restanti 391.452,59 euro da Dolomiti Energia, che suddividerà la somma nei piani finanziari degli anni 2010, 2011 e 2012.