Poo-Bus: in Inghilterra un bus che va a… pupù
28/11/2014 - daniele.pizzo
Che fine fanno gli escrementi umani e i rifiuti alimentari? In fisica, per dirla alla Lavoisier, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, ma un’ottima idea è quella di trasformarli in biometano. Come fa la britannica GENeco, che ricava dai rifiuti organici e dai liquami di Bristol e dintorni biogas che è in grado di far funzionare un bus da 40 posti che fa la spola tra l’aeroporto della città inglese – che nel 2015 sarà Capitale Verde Europea – e la bella e antica Bath.
Il Bio-Bus della GENeco al servizio per la Bath Bus Company, uno Scania da 40 posti, è entrato in servizio lo scorso 21 novembre è in grado di percorrere 300 km con un pieno di biometano, per produrre il quale è necessario il trattamento dei rifiuti alimentari e umani prodotti in un anno da cinque persone. Non solo: il trattamento degli scarichi delle fogne e dei rifiuti alimentari di Bristol rispettivamente 75 milioni di metri cubi e 35.000 tonnellate ogni anno, permettono alle GENeco di produrre annualmente 17 milioni di metri cubi di biometano, sufficienti a rifornire ben 8.300 abitazioni.
“Questo bus dimostra chiaramente che anche gli scarti alimentari e la ‘pupù’ umana sono delle risorse valide. Il cibo che non può essere consumato dagli umani dovrebbe sempre essere raccolto e riciclato attraverso la digestione anaerobica in biogas e biofertilizzanti, piuttosto che essere destinato a discariche e inceneritori. Il Bio-Bus aiuterà inoltre a dimostrare gli effetti positivi della raccolta separata degli scarti alimentari, adesso obbligatoria in tutte le altre regioni, anche al Governo inglese”, sottolinea Charlotte Morton, chief executive della Anaerobic Digestion & Bioresources Association (ADBA) che ha collaborato al progetto