Auto: Consorzio Ecogas; gpl e metano, e’ vero boom?
18/11/2008 - Nicola Ventura
MILANO – Secondo le rielaborazioni del centro studi del Consorzio Ecogas su dati Ced – Ministero dei Trasporti, da gennaio a settembre 2008 gli autoveicoli nuovi omologati a gas e quelli trasformati prima dell’immatricolazione sono 62.974 a doppia alimentazione benzina/metano (di cui 7.888 monofuel a metano) e 50.008 a doppia alimentazione benzina/Gpl. Nello stesso periodo del 2007 erano rispettivamente 49.385 e 18.242. Bene anche il mercato delle trasformazioni a gas: nei primi nove mesi del 2008 ammontano a 163.803 quelle e Gpl e a 27.352 quelle a metano, contro un totale 2007 di circa 170.000 conversioni a Gpl e 30.000 a metano.
Di fronte a questi numeri, c’e’ chi parla di boom, si legge in una nota, ma le cose non stanno esattamente cosi’ secondo il Consorzio Ecogas.
“E’ vero che il 2008 ha visto una ripresa delle conversioni a Gpl e metano di autoveicoli gia’ in circolazione e l’incremento delle immatricolazioni di mezzi alimentati a gas predisposti dalle case auto – ha commentato Domenico Zannoni, presidente del Consorzio Ecogas, associazione rappresentativa del settore gas per autotrazione – ma per trarre conclusioni e’ necessario considerare la forte diminuzione dei consumi di Gpl auto. Siamo passati dalle 1.424.000 tonnellate del 2000 alle 949.000 del 2007: un calo del 33%.”
Le cose vanno meglio per il metano, passato dai 388 milioni di metri cubi del 2000 ai 533 del 2007, ma anche se in espansione e’ ancora un mercato di proporzioni minori. Infatti, se il circolante a Gpl e’ di circa un milione di unita’, quello a metano non supera quota 500.000. Inoltre, negli ultimi anni a’ stato fatto un grande sforzo per implementare la rete di distribuzione del metano, che ha potuto cosi’ rafforzare la sua presenza in diverse zone d’Italia, mentre il radicamento del Gpl era gia’ stabile da tempo, con una rete di distributori stradali che ha superato quota 2300 punti vendita. E la casa automobilistica nazionale da anni propone modelli a metano di serie, mentre solo negli ultimi tempi il Gpl e’ stato adottato da un numero crescente di costruttori esteri.
Negli ultimi anni, l’aumento dei prezzi dei carburanti tradizionali e le politiche nazionali di incentivazione nei confronti dei carburanti ecologici, nonche’ di regolamentazione del traffico, hanno rallentato la discesa dei consumi di Gpl auto: dal calo dell’8,5% del 2004 sul 2003 si e’ passati ad un meno 4% negli ultimi due anni. E i risultati dei primi sei mesi di quest’anno (486 mila tonnellate contro le 470 del 2007) fanno avvertire una timida ripresa. “E’ quindi un momento molto delicato – ha quindi sottolineato il presidente del Consorzio Ecogas – che richiede il sostegno delle istituzioni per condurre il settore gas definitivamente fuori da un grave periodo di crisi che lo aveva portato sull’orlo del collasso.”
“Pertanto chiediamo al Governo un’azione di programmazione intervenendo con provvedimenti strutturali per incentivare la diffusione dell’autotrazione a gas – ha concluso Zannoni – e’ quindi fondamentale che vengano rifinanziati stabilmente, almeno su base quinquennale, gli incentivi per l’acquisto e la conversione di mezzi a gas, che, ad oggi, terminano praticamente a fine 2009, e che venga ridimensionata l’accisa che grava sul Gpl, piu’ alta rispetto agli standard europei, nonche’ che si prosegua l’azione di ottimizzazione della rete metano auto.”
Fonte: MF-Dow Jones