Accordo in UE per il futuro dei carburanti alternativi
24/03/2014 - daniele.pizzo
La futura rete di trasporti transeuropea TEN-T (dall’inglese “Trans-European Networks – Transport”) dovrà essere anche eco-friendly e permettere la libera circolazione di veicoli a metano ed elettrici attraverso i 27 stati membri. Lo ha stabilito un accordo informale adottato ieri tra il Consiglio e il Parlamento europeo che impegna gli stati a sviluppare una rete adeguata delle infrastrutture necessarie alla diffusione dei carburanti alternativi.
Secondo l’intesa, ogni stato dovrà approntare un piano dettagliato che contenga un numero preciso di stazioni di rifornimento e/o ricarica da realizzare in modo da permettere a persone e merci di circolare liberamente tra le città dell’Unione su veicoli a metano o elettrici, sia su gomma che lungo le cosiddette “autostrade del mare”. L’obiettivo dei piani nazionali sarà quello di assicurare che le vetture a metano possano muoversi liberamente tra le aree urbane europee a partire dal 2020, mentre dalla fine del 2025 ciò dovrà essere possibile per i veicoli a metano o metano liquido destinati al trasporto merci. Dal 2025 e la fine del 2030 anche per le navi alimentate a LNG dovrà essere possibile rifornirsi di carburante nei porti della rete marittima della TEN-T. L’accordo prevede anche la realizzazione di reti nazionali di stazioni di rifornimento di idrogeno a partire dal 2025.
L’intesa voluta dal Comitato dei Trasporti e del Turismo non prevede spese fuori budget per gli stati dell’Unione, ai quali è raccomandato il ricorso a incentivi come l’agevolazione nel rilascio di permessi e concessioni per la costruzione di fabbricati, parcheggi e stazioni funzionali alla realizzazione della rete europea di distribuzione dei carburanti alternativi. L’accordo “E’ un cruciale passo in avanti nello sviluppo dei carburanti alternativi. Rappresenta una direttiva equilibrata che mette insieme ambizione e realismo nel realizzare uno strumento appropriato per creare prospettive di mercato dare certezza agli operatori”, ha commentato il relatore Carlo Fidanza, eurodeputato del PPE e membro del Comitato dei Trasporti e del Turismo.