Toyota regala una foresta nel parco della valle del Ticino
30/06/2009 - Nicola Ventura
Si racconta che a Nagoya, sull’isola più grande del Giappone, il manager di una multinazionale automobilistica occupi il suo tempo libero piantando alberi e arbusti per compensare i danni ambientali causati dalla propria azienda.
Non è una leggenda, né un sogno da ecologisti, ma la storia di Shoichiro Toyoda, erede del fondatore della società nipponica che nel 2008, superando la General Motors, è diventata la prima azienda automobilistica al mondo per numero di veicoli prodotti e fatturato.
Lo conferma Motonobu Takemoto, direttore generale della Toyota Motor Italia, che oggi a Travacò Siccomario, in provincia di Pavia, ha piantumato uno degli alberi che daranno vita alla foresta Toyota nel parco naturale del Ticino, grazie ai proventi dell’i niziativa Eco Tagliando nell’ambito del progetto Impatto Zero, avviato in collaborazione con Lifegate. Attraverso la creazione di nuove foreste in Italia e nel mondo per ogni tagliando ecologico effettuato sono compensati 300 kg di anidride carbonica, pari alle emissioni prodotte da un’auto in 2500 km, un giro d’Italia. Gli alberi piantati nel parco e a Zerbolò nel bosco Siro Negri, con quelli innestati in Madagascar nella Riserva Ilena, permetteranno di compensare oltre 6 milioni di kg di anidride carbonica.
Dopo una visita guidata tra i sentieri dell’oasi naturale che si estende lungo il fiume Ticino tra il Piemonte e la Lombardia, gli ospiti della multinazionale, armati di guanti, paletta e rastrello e sotto gli occhi esperti di un agronomo, hanno contribuito alla creazione di un bosco che si estenderà per oltre 90mila metri quadrati. In tenuta da giardiniere non c’erano solo i funzionari della multinazionale, ma anche concessionari, clienti e studenti del T-tep “IPSIA” di Monza e del “Leonardo da Vinci” di Magenta, due degli istituti tecnici dove la Toyota ha avviato un programma educativo per preparare i giovani a diventare futuri tecnici dell’a uto.
“Insegnarli a rispettare il mondo che ci circonda – spiega Takemoto – è un dovere e una necessità. La salvaguardia per l‘ ambiente rappresenta un aspetto fondamentale della filosofia alla base della nostra azienda e di qualunque nostra azione e iniziativa” . Secondo una strategia globale che vorrebbe “creare un circolo virtuoso in cui possano convivere in piena armonia l’uomo, l’a mbiente che lo circonda e l’automobile”.
Obiettivo ambizioso, ma secondo Toyota raggiungibile. La multinazionale giapponese è la prima al mondo a investire nella tecnologia a basse emissioni e consumi ridotti e si ripromette di mettere in commercio nella prossima decade un milione di auto ibride all’anno. Come la Nuova Prius, l’unica Full hybrid sul mercato capace di funzionare con il solo motore a benzina, elettrico o con la combinazione di entrambi. “Una delle regole guida della multinazionale – precisa Inge Huijbrechts, manager di Toyota Motor Europe – è quella di durare nel tempo. E per farlo non si può pretendere sempre di ottenere risultati immediati, ma è necessario pensare a lungo termine e investire sul rispetto dell’a mbiente”.
Fonte: http://parma.repubblica.it