Unrae: nel 2010 il diesel torna al 50% portando via clienti a metano e gpl
14/01/2011 - Nicola Ventura
Le motorizzazioni diesel tornano a recitare un ruolo di primo piano (49,7% in dicembre, 45,9% nell’anno), le auto piccole pagano la fine degli incentivi che ne avevano esaltato le doti ecologiche (-32,2% in dicembre, – 20% nei dodici mesi),
le auto medie e superiori recuperano spazio grazie alla crescita della domanda da parte delle società (+16,5% nei dodici mesi) e del noleggio (+9,3%). Queste le indicazioni più immediate emerse dalla lettura delle immatricolazioni nel mese di dicembre (130.319, -21,71%), che hanno consentito agli analisti dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, di stilare il quadro della struttura del mercato dell’intero anno 2010.
“Un anno – ricorda Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Associazione – che ha avuto due periodi ben distinti, con il primo trimestre che di fatto è stata la coda del 2009, avendo riportato consegne di veicoli acquistati con gli incentivi. Due periodi, quindi, che hanno espresso valori su base annua assai diversi fra loro e che, considerando quanto avvenuto da aprile in poi, rafforzano la nostra previsione per il 2011 di 1.850.000 immatricolazioni, in contrazione rispetto alle 1.960.282 consuntivate a fine 2010 e nettamente meno dei 2.159.464 unità con le quali si chiuse il 2009”.
Considerando quindi che i due periodi sono stati caratterizzati da quadri immatricolativi decisamente diversi, il Centro Studi UNRAE ha analizzato i singoli comparti della struttura del mercato, partendo dalla constatazione che le immatricolazioni del 1° trimestre dell’anno hanno rappresentato quasi il 35% dell’intero 2010, mentre lo stesso periodo del 2009 valeva poco più del 25%.
Alimentazioni
Crescita della quota di motorizzazioni diesel: dal 41,8% al 45,9% su base annua, con una rappresentatività nel solo mese di dicembre del 49,7%. Tale alimentazione ha sostituito l’ampia richiesta incentivata di vetture bifuel benzina-GPL e benzina-metano, che hanno chiuso l’anno con una quota di mercato ridimensionata al 17,6%. Le alimentazioni a benzina, invece, hanno mantenuto una quota stabile al 36% nel confronto fra i due anni.
Utilizzatore
Forte flessione degli acquisti da parte dei privati (dal 77,3% al 71,8% di quota su base annua), conseguenza della fine degli incentivi e del recupero delle società e del noleggio (dal 22,7% al 28,3% su base annua). All’interno di questi due importanti settori di mercato, però, vanno evidenziati alcuni fenomeni:
il recupero del noleggio a breve termine (oltre il 30%) che – grazie alle migliorate aspettative di ripresa dei flussi turistici e del traffico aereo – ha, in tempi relativamente brevi, riallineato la propria flotta a livelli vicini a quelli pre-crisi;
l’allungamento dei contratti di noleggio a lungo termine già in essere, che hanno determinato una flessione degli acquisti del settore pari a circa l’8%;
la perdurante difficoltà delle aziende a sostituire un parco abbastanza obsoleto, che hanno avuto come conseguenza una riduzione degli acquisti diretti del 5%. Nel complesso le immatricolazioni di auto nuove per gli scopi aziendali (noleggio a lungo termine + acquisti delle aziende) hanno fatto segnare nel 2010 una diminuzione del 6%, da sommarsi a quella del 24% fatta registrare nel 2009;
la sostenuta ripresa delle auto immatricolazioni che, di fatto, dopo il 31 marzo 2010 hanno in parte sostituito il sostegno alla domanda, precedentemente assicurato dagli incentivi alla rottamazione.
Segmenti
L’attesa contrazione delle vendite di vetture piccole (-20% nell’anno per il segmento A, con una perdita di rappresentatività di quasi 3 punti percentuali) si contrappone al lieve recupero di quota delle vetture dei segmenti delle medie e superiori (1,4 punti percentuali in più per il segmento C e uno 0,5 in più per il D), recupero strettamente legato alla già citata ripresa delle vendite a società.
Carrozzerie
La tipologia che ha espresso la crescita più significativa è quella dei crossover (+59,7% nell’anno, con una quota quasi doppia rispetto a quella del 2009). Dal canto loro, i fuoristrada hanno confermato le posizioni acquisite, ottenendo un saldo neutro rispetto alla flessione del mercato totale ed assieme ai crossover, con l’11,7% di quota sono la nicchia di mercato più rappresentativa del 2010. Le monovolume piccole, anche in questo caso come conseguenza della fine degli incentivi, hanno segnato il passo (-22,4%). Hanno espresso buoni consuntivi nell’intero 2010, invece, le multispazio (+18,7%) e le monovolume compatte (+2,6%). Le berline, dal canto loro, hanno lasciato sul campo quasi 2 punti e mezzo di rappresentatività.
Aree geografiche
Sostanzialmente stabile la situazione al Nord, mentre il recupero del mercato dell’Italia centrale (dal 27,6% al 28,9% di quota) trova la sua spiegazione nella ripresa delle immatricolazioni delle società di noleggio, che storicamente registrano i loro acquisti nel comune di Roma. La flessione del Sud e delle Isole è diretta conseguenza della fine degli incentivi.