Landi Renzo, i motori gpl mettono il turbo in Borsa
06/05/2009 - Nicola Ventura
MILANO – Nel giorno del boom di Fiat a Piazza Affari alcuni investitori sono tornati a scoprire un’azienda che sarà tra le prime a beneficiare dell’alleanza internazionale che ruota attorno al gruppo torinese dell’auto.
Non a caso, oggi la prima a partire di slancio è stata proprio Landi Renzo (più 4,6% a 3,35 euro), società leader nella produzione di impianti gpl, che ha un contratto di fornitura in esclusiva con Fiat.
Nel dettaglio, Landi Renzo fornisce i suoi impianti gpl per la Bravo, la Grande Punto e la Panda. Con la creazione di un maxi polo automobilistico, Landi Renzo potrebbe estendere la gamma di modelli a cui fornisce i suoi impianti. Anche perché, soprattutto negli Usa, l’attenzione ai consumi e alle emissioni è stato uno dei principali motivi che ha portato il gruppo di Detroit a scegliere come partner il colosso di Torino. E i sistemi a gasolio del gruppo guidato da Stefano Landi permettono di ridurre le emissioni di circa il 60% rispetto a un motore diesel, con un risparmio molto competitivo anche in termini di carburante.
La società aveva, inoltre, tra i suoi clienti Opel, ma non ancora il colosso di Detroit. Il gruppo, che ha chiuso il 2008 con 216,2 milioni (più 31,9% rispetto al 2007) di ricavi, realizza oltre un terzo del suo fatturato in Italia e appena un decimo negli Stati Uniti.
Oltre a Landi Renzo, sono tanti i produttori di componenti auto che vedono nelle nuove alleanze di Fiat un’opportunità. Lo stesso Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli & C, nei giorni scorsi si era augurato per il sistema-paese e anche per la Pirelli (che oggi è salita del 6,7% a 0,31 euro) che Fiat riuscisse a firmare l’accordo con Chrysler, per non parlare di quello con Opel. Ma anche Sogefi ha festeggiato il generale ritorno d’interesse per il settore automobilistico italiano, mettendo a segno un rialzo dell’8,6%. L’unica ad essere esclusa dalla festa è stata Brembo (meno 0,6%) che è specializzata sull’alto di gamma. Inoltre il Lingotto molti componenti se li fa anche in casa, dal momento che controlla il 100% di Magneti Marelli e l’85% di Teksid.
Fonte: http://www.repubblica.it