H2power: il minibus alimentato con la miscela di idrogeno e metano
08/11/2013 - redazione
Si è svolto a Villa Umbra il seminario conclusivo di H2power. Al centro dell attenzione, il minibus alimentato con una miscela ad idrogeno e metano, frutto di un progetto europeo Life plus, di cui è capofila il Comune di Perugia, e realizzato in sinergia con Umbria Mobilità, Egenera, I&TC e Tamat.
I risultati confermano come le prospettive siano di grande valore scientifico, sociale ed economico. La conferenza è stata loccasione per affrontare le questioni legate alla ricerca sullidrometano. Vi hanno partecipato, tra gli altri, Vincenzo Cazzola, consulente Start Emilia Romagna per il progetto Mhybus, e Fabrizio Giamminuti e Livio De Santoli, a capo delle sperimentazioni in corso presso La Sapienza di Roma.
Lelemento principale di questo progetto – ha detto lassessore alla Mobilità del Comune, Roberto Ciccone consiste nella ricerca non fine a se stessa, ma applicata alla pratica quotidiana, creando le condizioni per una ricaduta reale a livello economico, ambientale e produttivo grazie all abbattimento degli agenti inquinanti e al risparmio sui consumi. Inoltre H2Power, per i risultati ottenuti, pone la nostra città come capofila per le sperimentazioni del motore a idrogeno: la riduzione del 90% delle emissioni di co2 assume un valore maggiore se consideriamo le caratteristiche delle strade di Perugia sulle quali il bus sperimentale è stato testato.
Nel corso della conferenza sono stati approfonditi i dati tecnici comunicati qualche giorno fa a Palazzo dei Priori.
Risultati considerati davvero importanti sono arrivati dalla realizzazione di un sistema a doppia alimentazione automatizzata con idrogeno al 35%, accertando una riduzione del monossido di carbonio pari all80-90% in un percorso complesso (fatto di salite, discese e accelerazione massima) e una riduzione dal 20% al 40% di CO2, rispetto allalimentazione a metano (considerato già poco inquinante). I risultati sono ancora più rilevanti se paragonati allalimentazione a gasolio o benzina.
Laltro aspetto da non sottovalutare è la minore dipendenza dal petrolio, dal momento che lidrogeno può essere creato dallelettrolisi dellacqua. Infine, si rileva un significativo risparmio dei consumi (meno 30% in peso e meno 7% in volume). Nella sperimentazione è stata rilevante la collaborazione con il Dipartimento di ingegneria Meccanica, diretto dal prof. Carlo Nazzareno Grimaldi, al fine di sperimentare e testare il motore modificato per lalimentazione ad idro-metano.