Bioetanolo in crisi? Nel 2009 negli Usa 40 impianti di produzione rischiano la chiusura
25/11/2008 - Nicola Ventura
La banca di investimenti Omaha ha sollevato una questione ormai chiara già a molti che 16 impianti di produzione di etanolo negli USA stanno rischiando il fallimento, 5 dei quali si trovano in Iowa. Il numero dovrebbe crescere e raggiungere i 40 impianti entro i primi mesi del prossimo anno. Questa è una chiara conseguenza di come l’industria venga spremuta dalla caduta dei prezzi e non meno dalla volatilità dei mercati.
“Non c’è stato alcun consolidamento dell’industria dell’etanolo“, continua Mark Lakers, principale di AG & Associates LLC e collegato alla Omaha. Lakers, specializzato nel settore agricolo ed in partioclare in fusioni e acquisizioni, spiega che una sorta di consolidamento è avvenuto negli ultimi due decenni nel settore dell’industria d’allevamento del pollame e della carne di maiale, strategia non avvenuta nel settore delle colture bioenergetiche come quella dell’etanolo.
“La produzione di etanolo continuerà a sopravvivere o qualcosa anche addirittura ad aumentare”, continua Lakers. “Non riesco ad immaginare un’amministrazione democratica punti ad eliminare il settore della produzione dell’etanolo”. I 5 impianti di produzione di etanolo in Iowa sono gestiti dalla VeraSun Energy che presentava già un’istanza di fallimento il 31 ottobre dopo aver perso pesantemente nei mercati dei futures del mais. VeraSun ha confermato che le sue perdite di esercizio per il trimestre chiuso il 30 settembre potrebbe raggiungere la cifra di $ 206,7 milioni mentre altri 11 stabilimenti di produzione di etanolo in altri Stati stanno seguendo la stessa sorte.
Lo stato dell’Iowa dispone di 32 impianti per la produzione di etanolo, la più grande concentrazione a livello nazionale tra i 182 impianti americani segnalati di carburanti rinnovabili. Lakers ha spiegato che la maggior parte degli impianti di etanolo non riescono più a coprire il prezzo di acquisto del mais e molti non saranno in grado di soddisfare i debiti con i loro finanziatori. Lakers ha aggiunto che i produttori di etanolo sono stati spremuti dal fatto che il prezzo da $ 2,90 al gallone (circa 3.8 l) sia sceso in questo mese a $ 1,70 al gallone. Lakers dubita che le grandi compagnie petrolifere si rivolgano ai produttori di etanolo diventandone partner. ”Etanolo tocca ancora solo circa l’8% degli approvvigionamenti di benzina degli USA e le compagnie petrolifere non hanno familiarità con il complesso rapporto tra gli impianti di etanolo, agricoltori e fornitori”.
Il presidente entrante dell’ABA ha esortato i banchieri e gli investitori ad avviare un contatto con i loro rappresentanti a Washington. “Voi sapete come pure io che a presto arriveranno nuovi regolamenti scritti per il settore finanziario, ed è importante che la nostra voce sia ascoltata”, ha affermato Arthur Connelly, presidente della South Shore di Bancorp Weymouth. Mike Rahm, vice presidente di mercato e pianificazione strategica per il Mosaic Co di Plymouth, Minn, ha esaminato la volatilità nei mercati del grano, che ha avuto un rialzo di $ 8 per staio l’estate scorsa ed un ritorno verso il basso per meno di $ 4 di questo mese.
Allo stesso modo i semi di soia hanno visto un calo del 50% dal loro elevato prezzo di mezza estate di $ 16 per moggio. “Questo ha creato un alta posta in gioco”, ha spiegato Rahm. “Speriamo che si stabilizzino i prezzi di mercato con una conseguente stabilizzazione dei costi di ingresso”. Mark Gold, managing partner del commercio di materie prime per l’impresa Top Third Ag Marketing di Chicago, ha esortato i banchieri di evitare di lasciare i loro clienti allo sbando di investimenti vulnerabili. Il margine di garanzia finanziaria è richiesta dagli investitori nei contratti a termine quando il prezzo di base di un investimento o merce subisce delle oscillazioni al di là dei limiti predeterminati.
Bob Jolly professore di economia dell’Iowa State University ha intanto dichiarato che un sondaggio su 106 comunità di banchieri in Iowa, all’inizio di quest’anno ha dimostrato che la maggior parte non intende finanziare il settore agricolo nei prossimi anni. “L’attuale generazione di banchieri si avvicina alla pensione, e ci sarà bisogno di più prestito ufficiale nella comunità delle banche”, ha spiegato Jolly. “Vi è un potenziale compreso tra 200 e 300 nuovi posti di lavoro nel settore ed un cambio generazionale e mentale deve essere fuori discussione”. Mike Gallia, direttore di Ag and Life Sciences e servizi all’Iowa State University, ha confermato il fatto che nonostante gli stereotipi negativi circa l’agricoltura, l’ISU ha mostrato un aumento di iscrizioni nel suo collegio negli ultimi 2 anni. “Abbiamo invertito una tendenza di calo di iscrizioni e questo è un fatto positivo per il futuro dell’agricoltura in stati come l’Iowa”. Soprattutto quando tutto il mondo è paese.
Fonte: www.genitronsviluppo.com