Smog: dalla Commissione Europea una direttiva per la mobilità sostenibile

04/02/2009 - Nicola Ventura

    (ANSA) – ROMA – Promozione di veicoli puliti e di miglior rendimento, contributo al finanziamento di progetti pilota e studi sui vari aspetti della mobilita’ urbana sostenibile. La Commissione europea entro il 2009 si propone di avviare

    l’iter di una direttiva mirata ad aiutare le autorita’ pubbliche a migliorare la qualita’ urbana e i trasporti ”intelligenti” sostenendo economicamente azioni dimostrative delle tecnologie innovative e delle misure volte a promuovere veicoli piu’ puliti, la rete e il sistema di trasporto pubblico e contribuendo al finanziamento di progetti pilota e di studi oltre che il trasferimento informativo di casi di eccellenza. In tutta Europa, l’aumento del traffico nei centri cittadini provoca un fenomeno di congestione cronica, con pesanti ricadute, ambientali, sanitarie, economiche. Ogni anno l’economia europea perde circa 100 miliardi di euro, ossia l’1% del Pil dell’Ue, a causa di questo fenomeno. L’inquinamento atmosferico e acustico si intensifica di anno in anno. Il traffico urbano genera il 40% delle emissioni di CO2 e il 70% delle altre emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli. Ogni anno aumenta anche il numero di incidenti stradali in citta’: oggi un incidente mortale su tre si verifica in zona urbana e ne sono vittime per lo piu’ gli utenti della strada piu’ vulnerabili: pedoni e ciclisti. La Commissione sta percio’ individuando le aree di interesse nelle quali convogliare sforzi e finanziamenti per la promozione di una mobilita’ piu’ sostenibile. Mettendo la primo posto l’ incoraggiamento verso forme piu’ verdi di spostamento, a piedi e in bicicletta. Ma anche privilegiando concretamente uno stile di vita meno dipendente dall’auto mediante nuove soluzioni come la condivisione dell’automobile (car-sharing) o il suo uso in comune (carpooling), grazie al quale ogni auto trasporterebbe piu’ persone e quindi le strade sarebbero meno intasate. Un’altra soluzione puo’ essere la ”mobilita’ virtuale”: telelavoro, teleacquisti, ecc. Particolare interesse verra’ riservato alla promozione dei parcheggi di scambio, cosi’ come all’introduzione e al consolidamento di sistemi di pedaggio urbano, come quelli introdotti a Londra e Stoccolma, che hanno prodotto un impatto positivo sulla densita’ del traffico. Potranno rientrare tra le esperienze da replicare i sistemi di trasporto intelligenti (STI) che consentono una pianificazione ottimale dei percorsi, una migliore regolazione del traffico e una piu’ agevole gestione della domanda. L’utilizzo flessibile e differenziato dell’infrastruttura, come a Barcellona (corsie flessibili per gli autobus, aree di carico e di parcheggio flessibili), ha mostrato di poter attenuare la pressione del traffico. E verranno tenute in considerazione proposte e casi di successo nel settore della razionalizzazione del trasporto di merci. Una priorita’ e’ certo rappresentata dall’allargamento del mercato di veicoli puliti e a basso consumo energetico, che potra’ essere favorita da appalti pubblici ”ecologici”, orientati cioe’ a premiare le proposte piu’ innovative sul piano dell’abbattimento di emissioni e consumi. Verranno prese in considerazione anche le forme di diffusione di una ”guida ecologica”, per promuovere stili di guida meno dispendiosi di energia e diffondere il ricorso ai supporti elettronici per i guidatori, che potrebbero migliorare il comportamento al volante. Un notevole contributo in tal senso potrebbe venire anche da una migliore infrastruttura, da sistemi perfezionati di regolazione del traffico e da automobili intelligenti.
    Fonte: http://www.ansa.it