In Islanda la prima nave a idrogeno

27/01/2008 - e2net

    A prima vista, la nave rossa non sembra per niente un messaggero del futuro. Persino il suo proprietario ammette che lo scafo avrebbe bisogno di una mano di vernice e l’interno di essere rimesso a nuovo.
    Ma nel giro di poche settimane la Elding  (termine islandese per “Fulmini”) sarà trasformata nella prima nave commerciale a idrogeno del mondo, ulteriore segnale che l’Islanda è determinatissima a diventare la prima nazione al mondo non dipendente dal petrolio.

    Ad aprile i turisti della capitale più a nord d’Europa potranno avere un assaggio del futuro con un tour per vedere le balene a bordo della nave o noleggiando una delle prima macchine a idrogeno del mondo.

    La conversione ad idrogeno della Elding inizialmente sarà limitata all’uso di una cellula di carburante che fornisce energia al motore che genera l’illuminazione, ma con i 43 euro della gita i visitatori godranno di una pace mai provata prima: quando le comitive vedranno le balene nel mare, i motori principali della barca verranno spenti per far sì che le persone possano ascoltare i versi delle balene e i loro spruzzi d’acqua — esperienza che il proprietario Vignir Sigursveinsson ha raccontato di aver rovinato in passato col rumore di un motore ausiliario a diesel. “Col motore a idrogeno la nave sarà completamente silenziosa”, ha spiegato a Reuters.

    Oltre ad assicurare ai turisti gite più ecologiche, la nave avvicinerà l’Islanda all’obiettivo di convertire il suo intero sistema di trasporti all’idrogeno entro il 2050.

    Jon Bjorn Skulason, a capo di Icelandic New Energy, la venture tra società, università e governo che guida il progetto, ha spiegato che la nave aiuterà a capire se l’idrogeno può funzionare in mare, essenziale se l’Islanda volesse convertire la sua flotta per la pesca, una delle più grandi del mondo.

    Gli islandesi sembrano pronti ad abbracciare l’idrogeno: Skulason ha citato un sondaggio secondo cui il 93% dell’opinione pubblica è favorevole alla sua adozione.

    Fonte: http://www.lastampa.it