Lombardia: ferme al palo le politiche regionali per la promozione delle fonti energetiche alternative
21/11/2008 - Nicola Ventura
Milano – Rimangono al palo le politiche regionali per la promozione delle fonti energetiche alternative e a basso impatto ambientale. A lamentarlo sono i consiglieri lombardi del Pd, che rilevano come nel bilancio 2009 approdato oggi in commissione ambiente metano, idrogeno, geotermico e rinnovabili in genere vengano fortemente ridimensionati.
Del resto, secondo il Pd, la differenza tra i bilanci di previsione 2008 e 2009 e’ allarmante: la promozione e diffusione dei veicoli ecologici passa da 2,53 milioni a 1,2 (-52%), il piano per la diffusione di combustibili a basso impatto, per l’energia alternativa e per l’idrogeno scende da 4,573 milioni a 3,013 (-34%), mentre gli incentivi per il riscaldamento degli edifici mediante pompe di calore (geotermia) si dimezza, passando da 2 a 1 milione di euro.
Per quel che riguarda il metano, non si ha traccia del milione di euro che fino all’anno scorso era impegnato nella carta sconto, poi abolita, e che a sentire la giunta sarebbe stato utilizzato per potenziare la rete di distribuzione.
”La risposta alla crisi – dichiarano i consiglieri regionali Giuseppe Civati del pd e Carlo Monguzzi dei Verdi – passa anche attraverso il finanziamento di interventi ambientali, capaci di generare nuova e buona occupazione.
Chiediamo a Formigoni di scommettere con piu’ vigore sull’ambiente e la sostenibilita’, prendendo ad esempio Obama, che annuncia investimenti nel settore ambientale e delle energie pulite che creeranno 5 milioni di posti di lavoro nei prossimi anni”.
Fonte: Asca