Boitani: con i soldi dell’ecopass bus elettrici e a metano
23/08/2008 - Nicola Ventura
Professor Andrea Boitani, docente di economia politica alla Cattolica, l’ Ecopass fa diminuire le auto ma non l’ inquinamento. «Infatti è sbagliato chiamarlo così. Questa misura riduce la congestione delle auto e come tale non ha come obiettivo principale l’ abbattimento dell’ inquinamento. Dovrebbe invece essere applicata a tutti mezzi, senza distinguere fra quelli più e meno inquinanti, perché la congestione è dovuta a tutti i mezzi circolanti». Però il Pm10 allo scarico è calato, secondo i dati. «A Londra, dove la zona della congestion charge è molto più estesa che a Milano, i risultati sull’ inquinamento sono assai modesti. Il traffico si concentra appena fuori dalla zona a pedaggio e le polveri non rispettano le transenne. Entrano meno auto private ma aumentano i mezzi pubblici e i taxi, dunque complessivamente crescono i mezzi circolanti e si risparmia poco sui tempi di percorrenza».
A che cosa serve allora un provvedimento simile? «A tirare su molti soldi. A Londra, al netto delle spese, circa 200 milioni di euro da reinvestire nel trasporto pubblico». A Milano saranno 10-12 milioni. Obbligatorio dunque destinarli ai mezzi pubblici. «Esatto. Oltretutto, i trasporti inglesi ricevono meno sussidi pubblici di quelli italiani. Gli introiti dell’ Ecopass devono finanziare nuove metropolitane e corsie preferenziali, l’ acquisto di bus elettrici, a metano, ibridi. Non di tram, mezzi inefficaci e poco flessibili, limitati da una rete di binari che resta la stessa mentre la città si espande». Il tram è ecologico. «Anche il filobus». I veicoli paganti diminuiscono e in Comune sono soddisfatti. Significa che si rinnova il parco mezzi.
A sentire lei non c’ è di che essere contenti. «Se le tariffe rimarranno modulate su quanto si inquina, i ricavi si ridurranno fino a che, per non vederli crollare, si dovrà estendere il ticket a categorie oggi esenti. Oppure si potrà ampliare l’ area fino alla cerchia della 90-91 ma rimarrebbe limitato l’ effetto sull’ inquinamento da Pm10 (meglio andrebbe con la CO2). I milanesi si sono abituati all’ Ecopass, ora si può tararlo per ottenere risultati migliori».
Fonte: http://www.repubblica.it