BTS Biogas pronta per il biometano, la nuova frontiera del biogas!
05/07/2015 - Nicola Ventura
La nuova frontiera del biogas si chiama biometano e vede BTS Biogas, azienda leader in Italia nel settore del biogas, impegnata in prima linea. “Il futuro delle energie rinnovabili sta nel biometano: una grande opportunità di sviluppo economico e ambientale per tutta l’Europa”, ha evidenziato Michael Niederbacher, CEO di BTS Biogas. “Il biometano ha, infatti, un notevole potenziale di crescita e l’Italia rappresenta un importante mercato per la sua espansione”.
“La nostra ventennale esperienza nella progettazione, produzione e realizzazione di impianti per la produzione di biogas ci permette di affrontare le nuove sfide del mercato domestico con un know-how estremamente consolidato. Il nostro obiettivo è da sempre quello di produrre energia pulita utilizzando la massima percentuale biologicamente e tecnologicamente possibile di scarti e rifiuti. Il biometano, infatti, non è altro che gas metano ottenuto dalla purificazione (upgrading) del biogas generato dal processo di valorizzazione di prodotti e sottoprodotti organici. In altre parole è una fonte energetica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente”, prosegue Niederbacher.
BTS Biogas ha colto fin da subito le sfide e le opportunità offerte dal biometano. I tecnici dell’azienda hanno infatti lavorato intensamente e da lungo tempo per sviluppare ed ottimizzare sistemi estremamente efficienti per la trasformazione del biogas in biometano. Due le tecnologie proposte da BTS Biogas: bioMETANw, che utilizza un processo di lavaggio con acqua in pressione, e bioMETANm, un processo che si avvale invece di membrane. In particolare il processo di lavaggio con acqua in pressione, utilizza le proprietà chimiche degli elementi, ovvero la maggior assorbibilitá della CO2 nell’acqua rispetto al metano. Durante il passaggio dell’acqua, infatti, la CO2 si scioglie mentre il metano viene estratto e, dopo essere stato drenato e asciugato, è disponibile per l’immissione nella rete del gas naturale o per autotrazione. La CO2, a questo punto, può essere liberata mentre l’acqua viene rimessa in circolo per effettuare nuovamente il lavaggio.
La seconda tecnologia offerta da BTS Biogas utilizza invece le membrane come filtro in grado di trattenere il metano e lasciare passare la CO2. La tecnologia a membrane è maggiormente efficace per impianti di piccole e medie dimensioni (fino 1000Nm³ di biogas grezzo) mentre per impianti di grandi dimensioni è consigliata la tecnologia ad acqua compressa. In entrambi i casi, il metano ottenuto, dopo essere stato portato ad una certa pressione ed odorizzato (in base alle richieste del gestore della rete), è pronto per essere immesso nella rete del gas naturale. La CO2 liberata, invece, può essere captata, purificata ulteriormente e utilizzata per altri processi industriali.
“Il biometano rappresenta un’importante opportunità di crescita sia per gli attuali gestori di un impianto di biogas che per tutti coloro che decidono di fare il proprio ingresso nel mercato delle energie rinnovabili. Potrà essere utilizzato per l’autotrazione dei veicoli oppure distribuito attraverso la rete del gas naturale”, ha concluso Niederbacher. “BTS Biogas offre la massima assistenza, sia dal punto di vista tecnologico che biologico: ci occupiamo infatti di ogni processo legato ad un impianto di biogas, dalla progettazione preliminare alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le componenti”.