Gpl e metano per risparmiare
23/07/2008 - e2net
Sale in continuazione il prezzo del petrolio e i prezzi dei carburanti «tradizionali» volano. Incidendo in maniera pesante sulle tasche dei cittadini. Ma sono sempre più i ferraresi che hanno trovato il sistema di spendere meno. Ecco allora che proprio a Ferrara si registra una tendenza sempre più marcata verso i carburanti alternativi, in particolare il metano. Tra l’altro l’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia per numero di impianti (110 di cui 103 stradali e 7 aziendali, mentre a Ferrara e provincia sono 16 e due sono in costruzione).
Ecco allora che mentre il petrolio aumenta giorno dopo giorno e il mercato dell’automobile sta entrando in una crisi che di appare sempre più preoccupante, il segmento delle vetture omologate a metano è in piena crescita. Nel primo trimestre di quest’anno, a fronte di un calo delle immatricolazioni complessive del 10.1% e della previsione di un andamento ancora più negativo nei prossimi mesi, le immatricolazioni di auto omologate a metano, secondo i dati diffusi da Federmetano, sono aumentate di ben il 36.6 per cento. E il dato è ancor più sorprendente se si considera che nel 2007 le immatricolazioni di auto omologate a metano avevano già fatto registrare un incremento del 145.4 per cento. Nel primo trimestre 2008 a Ferrara e provincia le immatricolazioni di auto a metano sono state 529, un dato che consente alla nostra provincia di piazzarsi al quinto posto in ambito regionale alle spalle di Bologna (1917), Modena (1010), Reggio Emilia (969) e Ravenna (655). Per quanto riguarda invece i distributori Ferrara e provincia con 16 impianti e due in costruzione (uno a Cento in via Ferrarese e l’altro in autostrada nell’area di servizio Po Ovest dell’A/13 Bologna-Padova) si colloca al secondo posto dopo Bologna che ne ha 23. La scelta del metano sta diventando elemento importante per cercare di contenere l’andamento negativo della vendita di auto.
Le ragioni che hanno determinato questa favorevole situazione per il metano sta nel fatto degli incentivi per l’acquisto di auto nuove omologate dal costruttore per l’alimentazione a metano in vigore, per tre anni, dall’inizio del 2007 e di consistenza economica tutt’altro che contenuta (2.000 euro se l’auto nuova acquistata ha emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi al chilometro, 1.500 euro se le emissioni sono di 120 grammi al chilometro o superiori e, in aggiunta, se vi sono le condizioni, anche gli incentivi alla rottamazione. Alle ragioni del portafoglio se ne sono aggiunte però anche altre ed in particolare il fatto che la gente è diventata sempre più consapevole dell’impatto sull’ambiente dell’auto che usa, anche perchè la politica per contenere gli sforamenti dei limiti di inquinamento ha determinato chiusure al traffico da cui, peraltro, i veicoli a metano sono sistematicamente esclusi. E questo ha ulteriormente convinto il pubblico di una verità: il metano, tra i carburanti disponibili, è quello più ecologico e che permette di viaggiare sempre.
Le case automobilistiche hanno molto aumentato (ma potrebbero fare ancora di più) l’offerta di vetture da loro omologate direttamente a metano e quindi con la possibilità di beneficiare dei consistenti incentivi di cui si è detto. La rete di distribuzione si è inoltre fortemente impegnata per assicurare un servizio sempre più diffuso anche se ancora alcune regioni non hanno impianti (è il caso di Valle d’Aosta e Sardegna) mentre in altre, vedi Calabria, ma anche Friuli, Liguria, Molise e Basilicata, il loro numero è ancora largamente insufficente.
Fra le «controindicazioni» c’è da segnalare il fatto che per fare il pieno si impiegano circa cinque minuti in più rispetto ai carburanti tradizionali. Non esiste invece alcun divieto di parcheggiare nei garage pubblici chiusi come invece esiste per il gpl.
La convenienza dell’alimentazione a metano dipende dalla quantità di strada percorsa. E’ un fatto che l’auto a metano costa meno anche di manutenzione: mancando la fase di scoppio c’è una minore usura del motore e si consuma meno olio combustibile. La resa di un chilo di metano è pari a quella di quattro litri di benzina, il risparmio medio è pari al 60%. Con gli attuali prezzi medi dei carburanti e il metano 0,86 al chilo, si ha un risparmio netto che va dai 235 ai 350 euro l’anno, a seconda della cilindrata per percorrenze di 5.000 chilometri anui mentre per i grandi viaggiatori (30 mila chilometri l’anno), il «guadagno» è di almeno duemila euro l’anno. Per fare un esempio un viaggio da Ferrara a Roma (quasi 500 km) costa poco più di una ventina di euro se l’auto è a metano, una cinquantina se è a gasolio e una sessantina se è a benzina. Quindi vale il detto «più spendi meno spendi» nel senso che chi percorre un maggior numero di chilometri alla fine ne trae un maggior risparmio. Fonte: http://lanuovaferrara.repubblica.it