“Il Biometano fatto bene”, presentato a Roma il position paper per il biometano italiano
18/05/2012 - Nicola Ventura
Il Gruppo di Lavoro sul Biometano, coordinato dal CIB – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione, a cui aderiscono Agroenergia-Confagricoltura, Aiel, Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, Assogasmetano, NGV System Italia, Cogena, Crpa, Itabia e con la partecipazione del Kyoto Club, ha presentato per la prima volta, nella giornata odierna, il Position Paper per lo sviluppo della filiera del biometano italiano.
Il presidente del Cib – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione, Piero Gattoni, ha illustrato i contenuti del documento il “Biometano fatto bene”, bioenergia di seconda generazione capace di offrire grandi opportunità non solo in termini ambientali ed energetici ma anche in termini di sviluppo della green economy italiana.
Il documento è stato redatto da un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti di tutti i segmenti della filiera del biometano: dal settore agricolo a quello industriale, dal mondo della ricerca alle associazioni rinnovabili.
“Il documento intende fornire un contributo concreto di analisi e di proposte al Legislatore per lo sviluppo del biometano nel nostro Paese. Tra le rinnovabili il biometano è una fonte strategica per la sua programmabilità, efficienza e flessibilità nei possibili utilizzi, dalla produzione elettrica a quella termica e all’autotrazione. Lo riteniamo un asset strategico per la politica energetica nazionale, caratterizzato da una componente tutta volta al 'made in Italy': dalla progettazione, allo sviluppo fino alla gestione. Un potenziale di 8 miliardi di metricubi l'anno pari alla produzione di gas naturale nel nostro Paese, in grado di produrre una crescita del Pil agricolo del 5% e uno forte sviluppo industriale in un settore in cui siamo leader nel mondo. Si tratta senza dubbio di una fonte di energia rinnovabile capace più che mai di concorrere alla crescita del Paese e per questo chiediamo una veloce definizione del quadro normativo e incentivante per permettere il suo sviluppo ”.
La conferenza di presentazione si è svolta a Roma presso Sala Conferenze del CRA, il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura. Ad aprire i lavori i saluti di Giuseppe Alonzo, Presidente CRA Roma che ha ringraziato i presenti per la partecipazione e per la scelta della sede per la presentazione del documento. A seguire hanno preso la parola i rappresentanti di tutti le componenti della filiera del Biometano.
Secondo Donato Rotundo, responsabile Ambiente e Territori di Agroenergia-Confagricoltura “l’Unione Europea, a più riprese ha sottolineato l’importanza dello sviluppo della bioeconomia che rappresenta un grande potenziale, in quanto può mantenere ed alimentare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, nonché migliorare la sostenibilità economica e ambientale della produzione primaria. Un’agricoltura quindi che oltre a garantire la sicurezza alimentare, è in grado di dare il proprio contributo alla riduzione dell’utilizzo delle risorse non rinnovabili e all’attenuazione ed all’adattamento ai cambiamenti climatici (maggiore sequestro di carbonio nei terreni agricoli e nelle coltivazioni). In questo contesto il biometano, con le altre agroenergie, rappresenta una opportunità concreta per tutta la filiera dalla produzione agricola, all’industria delle macchine agricole e delle attrezzature, a quella del biogas e delle tecnologie per la distribuzione ed il trasporto del biometano”.
Mentre Marino Berton, presidente Aiel-Cia ha evidenziato come “il biometano prodotto da matrici organiche, da colture agricole di integrazione, da sottoprodotti agricoli e agroindustriali è la nuova frontiera delle rinnovabili bioenergetiche. L'Italia presenta le migliori condizioni europee per uno sviluppo in tempi brevi del biometano per almeno tre buone ragioni:
– abbiamo una delle reti di distribuzione di gas naturale tra le più diffuse del mondo, nella quale poter immettere biometano e produrre energia elettrica, termica e per i trasporti;
– abbiamo la prima flotta di autoveicoli a metano d'Europa e la quarta del mondo, con 760.000 mezzi circolanti che possono essere tutti riconvertiti a biometano senza alcun costo aggiuntivo. Il biometano può diventare in breve il principale biocarburante nazionale;
– abbiamo la possibilità di produrre entro il 2030 oltre 8 miliardi di normal metri cubi all'anno di biometano nel pieno rispetto del suolo agricolo e aumentando la capacità competitiva delle imprese agricole."
Paolo Vettori, Presidente Assogasmetano, ha puntualizzato, parlandi di Biometano, “la sua valenza ambientale e strategica dal punto di vista energetico capace di costituire un plus anche nella distribuzione stradale del metano carburante. Come associazione dei distributori abbiamo dato il nostro convinto contributo portando la nostra esperienza specifica in questo comparto. Per questo Assogasmetano auspica che il documento presentato oggi trovi pratico e oggettivo riscontro preso le autorità preposte per regolamentare la materia e si possa pervenire alla definizione di idonei incentivi affinchè la filiera del biometano abbia un rapido sviluppo”.
Giorgio Bergamini, presidente di Cogena ha sottolineato la preziosa combinazione tra biometano e cogenerazione: “una soluzione virtuosa che unisce la capacità di essere rinnovabili con la capacità di essere efficienti. Il position paper sul Biometano è frutto del lungo lavoro di un tavolo costituito da numerosi interlocutori. L'intento è quello di offrire una linea guida al legislatore che non tenga conto solo della situazione attuale del nostro paese, ma offra uno sguardo lungimirante di crescita per la politica energetica italiana. Con il Biometano si coinvolge un'intera filiera di produzione dalla base biologica a quella tecnologica. Quando si dice Biometano non si tratta solo della produzione di una fonte energetica rinnovabile capace di portare valore dal paese al paese.
L'abbinata Biometano/Impianto Cogenerazione, infatti, permette per la natura stessa della tecnologia cogenerativa, oltre al recupero del calore prodotto, la produzione di energia elettrica. Il Biometano quindi è la soluzione che si offre come circuito energetico virtuoso che unisce la capacità di essere rinnovabile con la capacità di essere efficiente. Rinnovabile è la produzione, l'uso più efficiente è con l'impianto di cogenerazione”.
Michele Ziosi, Direttore NGV System Italia, ha evidenziato come “NGV System Italia, che rappresenta i principali attori dell'industria italiana del gas naturale per i trasporti, ritiene con soddisfazione che l' Italia abbia dimostrato di avere avuto intuizioni importanti, sia nel Decreto di recepimento della Direttiva sulle fonti rinnovabili sia nel recente Decreto sulle Liberalizzazioni, indicando nel biometano un asset importante nelle politiche ambientali e per lo sviluppo economico del Paese nel settore dei trasporti. Occorre ora concretizzare queste intuizioni e far diventare realta' il biometano come carburante per la mobilita' sostenibile attraverso un approccio integrato che veda impegnati fin da ora, per il conseguimento di questo obiettivo, Istituzioni e attori economici. Le premesse ci sono tutte”.