Lombardia: Cento km di piste ciclabili nel Lodigiano
25/12/2011 - Nicola Ventura
Al termine degli interventi su argini e alzaie dei sistemi dei fiumi Po, Adda e Lambro saranno 100 i chilometri di piste ciclopedonali a disposizione di Lodigiani, Pavesi, Cremonesi e Piacentini: uno splendido anello che si snoda
tra i campi e i fiumi dell’asta del Po, che sarà ultimato già alla fine del 2012.
A Lodi è stato presentato il progetto in fase oramai conclusiva. Presenti, con il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli e l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti. Nell’agosto del 2010 Regione Lombardia, Aipo e Provincia di Lodi hanno sottoscritto una convenzione provvisoria per la funzione ciclo-pedonale dell’argine del Po.
Questa sottoscrizione aveva lo scopo di far maturare le condizioni per giungere alla sottoscrizione della concessione vera e propria: studiare le opere da realizzare sugli argini per renderne sicura la percorrenza e reperire le risorse per realizzarle. Il costo complessivo è stato stimato in 1.400.000 euro. La Regione ha reperito 578.000 euro, Aipo e la Provincia si sono impegnati a finanziare la restante cifra. Gli impegni sono stati mantenuti e, il 3 ottobre, la concessione è stata sottoscritta.
Contemporaneamente è stata finanziata la messa in sicurezza idraulica, che consentirà di percorrere anche le alzaie del sistema Mortizza-Allacciante-Gandiolo. L’anello si collega, a ovest, con la provincia di Pavia, a est con la provincia di Cremona e, a sud, attraverso la nuova pista ciclabile sul ponte del Po, con la provincia di Piacenza e, quindi, con la regione Emilia Romagna.
“E’ un’operazione questa – ha detto il vice presidente Andrea Gibelli – che fa riferimento alla centralità del territorio lodigiano rispetto alla Lombardia. Lodi sarà una cerniera con le altre province per quanto riguarda il collegamento delle piste ciclopedonali. Ma questa infrastrutturazione ha un valore anche ‘verticale’, con la prospettiva turistica relativa al progetto della Via Francigena: gli antichi sentieri battuti dai monaci irlandesi verso Roma nell’Alto Medioevo”.
“Un progetto locale di ampio respiro – ha aggiunto Gibelli -, che si inserisce in un progetto più grande e che arriva direttamente a Expo”. “Questa operazione nasce dal buon senso” ha aggiunto l’assessore Daniele Belotti. “Da un problema legato all’utilizzo da parte dei ciclisti si è andati oltre. E’ una soluzione condivisa, che può dare qualcosa in più al turismo di prossimità come il cicloturismo. E’ possibile pensare, con questa struttura, che qualcuno possa arrivare dai Paesi europei in Lombardia per farsi un giro in bicicletta sul Po e sull’Adda. Regione Lombardia ha deliberato la gratuità per fini turistici a favore della provincia di Lodi”.
Pietro Foroni, presidente della Provincia di Lodi, ha poi spiegato che l’impegno della Provincia su questo progetto è volto “alla valorizzazione del nostro territorio anche in chiave turistica. Il rifacimento degli argini sul Po va anche nella direzione di sostenere il turismo religioso della via Francigena”. “Ci riappropriamo dei nostri argini – ha concluso Foroni – per consegnarli ai cittadini nella nostra provincia e farli rivivere”.