Legge “Metano”: le considerazioni di Paolo Vettori – Assogasmetano
20/09/2011 - Nicola Ventura
Alla luce della recente approvazione alla Camera dei Deputati della legge “Saglia” inerente la “Commercializzazione del Metano per Autotrazione”, ed in attesa che l’iter si concluda con il voto al Senato
, abbiamo chiesto ai principali attori del settore (Assogasmetano, Federmetano, Consorzio Ecogas) di darci il loro punto di vista su questa legge che, tra le varie cose, riconosce al metano lo status merceologico di “carburante”.
Il primo a rispondere al nostro invito è Paolo Vettori (Presidente ASSOGASMETANO), ecco le sue considerazioni:
“La Camera il 15/09, dopo una gestazione di oltre due anni, ha approvato il DDL n.2172, per il metano, conosciuto come Saglia.
Dire che ne siamo entusiasti, anche se vi sono alcuni aspetti positivi, non ci sentiamo di esserli fino in fondo.
E’ un sentire che abbiamo manifestato da subito al suo primo apparire della proposta di legge, e lo abbiamo anche scritto alle Commissioni parlamentari che via via hanno esaminato la proposta stessa e ribadito durante l’audizione alla Commissione attivita’ produttive della Camera.
Le perplessità ci restano. Perché, ad esempio, è vero che è partito “per il metano”, ma poi ci è stato “infilato” Gpl.
Poi ci sono questioni che possono andare a sovrapporsi o confliggere con norme regionali che già esistono e fanno riferimento ad altri disposti legislativi, con il rischio, come non bastasse quella che c’è, di creare ulteriore confusione.
Poi c’è la questione della istituzione della “cassa per la gestione del metano autotrazione” che è un doppione, fatto male, della Gestione Fondo bombole metano che solo dal mese scorso, con il decreto legislativo n.93 del 1° giugno 2011, e’ uscito da un impasse che durava da quasi due anni. Proposta che, se non verrà corretta o cassata come più volte abbiamo chiesto, anziché portare vantaggi, potrebbe creare altra confusione e, se non sbagliamo, qui c’è di mezzo la sicurezza di quasi un milione e mezzo di bombole in corcolazione.
Cose che messe insieme non vorremmo sortissero l’effetto di rallentare, anziché accelerare, il processo di sviluppo del settore metano, per nuovi adempimenti da soddisfare, nuovi provvedimenti da emanare, chiarimenti da fare, ecc. Cose che, poi nella pratica, sappiamo come vanno a finire: o complicarci la vita o in niente, perché…in attesa dgli adempimenti previsti dal decreto, non vengono prese decisioni.
Mentre è positivo l’ennesimo tentativo di imporre all’Autorità modifiche alle regole di codice di rete in funzione del metano per autotrazione, anche se per la verità anche questo aspetto era già coperto dal decreto dell’agosto del 2008. Sarebbe bastato dare corso a quanto da esso previsto e avremmo già risolto il problema. Ma se serve ribadirlo…ben venga.
Positivo anche il dettato relativo alla semplificazione delle procedure per realizzare nuovi impianti stradali, comprese le autostrade.
In sostanza, salvando le due questioni prima citate (regole per la commercializzazione del metano auto e semplificazione delle procedure), ci pare che per portare a casa qualche risultato riguardante, il self-service non presidiato, il rifornimento domestico (?), il multidispenser ad erogazione contemporanea dei prodotti, il biometano gassoso, il biometano liquido, il gnl, e trovare fondi per erogare incentivi finalizzati alla ricerca e l’efficienza dei veicoli (vedremo poi in concreto in cosa si tradurranno e dove andranno a finire) è stato messo in piedi un provvedimento che vuole essere l’enciclopedia del metano (..e il Gpl, che c’azzecca in questo contesto? Infatti nel ddl composto da 6 articoli, 180 righe e oltre 1.000 parole, quelle – le parole – dedicate al Gpl sono solo 4. Troviamo il termine Gpl, ma solo il termine, 1 volta all’art.2 e 3 volte nell’art.3 e poi nulla più)
Speriamo comunque solo una cosa, che l’articolo 5 e 6 ( quelli che prevederebbero la istituzione della Cassa per la gestione del metano per auto, ignorando che un recente provvedimento ha legittimato nelle sue funzioni quella attuale) vengano cassati nel passaggio al Senato.
Per il resto, l’esperienza ci insegna, consideriamo il DDL una somma di buoni intenti e non ci resta che aspettare e vedere i risultati pratici.”