Como: Auto e camion elettrici al servizio del Comune
26/05/2008 - e2net
COMO – Diventa sempre più «ecologico» il Comune di Como; non solo la metanizzazione di tutti gli impianti di riscaldamento e altri accorgimenti per cercare di ridurre il più possibile il tasso di polveri sottili resprirabili, ma anche con l’ampliamento del parco auto di servizio che sarà sempre più all’avanguardia, auto elettriche, in modo che non inquinino. Con un investimento di poco inferiore ai 350 mila euro Palazzo Cernezzi acquisterà, entro la fine dell’anno, una serie di auto e camion elettrici in modo da raggiungere quota 20 per quanto riguarda le unità circolanti ad inquinamento zero. Di questi 350 mila euro, poco meno di un terzo (per l’esattezza 94 mila euro) saranno finanziati dalla Regione Lombardia.
Con questo investimento Como sarà all’avanguardia per quanto riguarda i mezzi comunali circolanti alimentati a corrente elettrica.
Oggi Palazzo CERNEZZI, dispone di due camioncini Porter Piaggio e di una Citroen Saxo alimentate a corrente elettrica, mentre sono ferme per motivi di manutenzione sette Fiat 600 e due Citroen Saxo. A questo proposito il Comune ha sottoscritto un accordo con l’Istituto tecnico professionale di stato per l’industria e l’Arrtigianato «Luigi Ripamonti» al fine di effettuare la riattivazione delle autovetture che, circolando, potrebbero contribuire a diminuire il tasso di inquinamento.
«Si tratta – spiega l’assessore comunale all’Economato Paolo Gatto – di un progetto molto importante che non è solo finalizzato alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, ma anche ad una più capillare diffusione e promozione dell’utilizzo della vettura elettrica e, conseguentemente, della formazione di personale qualificato addetto alla manutenzione di tali autoveicoli.
Siamo fieri di collaborare con l’Ipsia Ripamonti di via Balvedere perchè si tratta di un’occasione per sviluppare ulteriormente le capacità di questi ragazzi che a scuola imparano non solo la teoria, ma anche la pratica, il modo di comportarsi quando si trovano di fronte un motore da riparare che non sia alimentato tradizionalmente. Entro sei mesi il nostro parco auto elettriche raggiungerà quota 20».
Fonte: http://ilgiorno.quotidiano.net