Valle d’Aosta: scarso interesse per il metano ma il distributore di Charvensod non chiuderà
23/04/2011 - Nicola Ventura
Nella campagna di rottamazione delle vecchie auto inquinanti, lanciata nel 2007 e conclusasi nel dicembre del 2010, la Regione autonoma Valle d’Aosta ha investito 12.730.400 euro. Nel quadriennio sono pervenute 10.071
e restano da liquidare 274 delle 2.219 pratiche istruite nel 2010. Negli anni la riconversione a Gpl ha riguardato 621 veicoli e solo 14 riguardano automezzi a metano. Nel 2007 la Regione ha evaso 1.767 domande concedendo contributi per 2,25 milioni di euro. Nel 2008 le richieste sono state 1.636 per 2,08 milioni, mentre nel 2009 si è arrivati a 3.645 domande, per un importo di oltre 3 milioni di euro.
”L’iniziativa – commenta l’assessore regionale alle attivita’ produttive, Ennio Pastoret – ha rappresentato un tassello di una politica regionale di contrasto alla crisi economica, ma e’ anche una misura nella direzione della tutela ambientale”. L’assegnazione di bonus da 1.300 euro ha riguardato la sostituzione di auto Euro 0, 1 e 2 con veicoli Euro 4 o Euro 5. Per i mezzi con il filtro antiparticolato il contributo saliva a 1.500 euro. La stessa cifra e’ stata erogata per l’acquisto di autovetture alimentate a gas metano, a Gpl, a idrogeno o elettriche.
Metano che, come ha sottolineato l’assessore Pastoret, ”non ha riscosso il favore dei valdostani”, tanto che l’amministrazione regionale ha dovuto scongiurare la chiusura della pompa della societa’ di autotrasporti Svap alle Porte di Aosta. ”Per il limitato numero di clienti – precisa l’assessore – l’azienda ridurra’ l’orario di apertura e aumentera’ il prezzo del gas per coprire parte dei costi di gestione, ma i cittadini potranno continuare a fare rifornimento di carburante”.
Per l’assessore Pastoret ”la Regione ha sostenuto fino al 90% la spesa per l’acquisto di autobus a metano in servizio nella Piana di Aosta e per questo la Regione aveva chiesto l’accesso al distributore anche al pubblico”. Per i 13 automezzi ‘verdi’ BredaMenaribus la Regione aveva concesso un contributo di tre milioni di euro. Pastoret ha poi aggiunto: ”Con questi piccoli numeri – ha puntualizzato Pastoret – le aziende petrolifere non sono interessate ad aprire pompe a metano”.