Vettori (Assogasmetano): “Facciamo luce sul prezzo del metano”
09/09/2010 - Nicola Ventura
In relazione al delicato, e spesso spinoso, tema del prezzo del metano per autotrazione vi proponiamo molto volenteri una serie di importanti considerazioni che Paolo Vettori, Presidente di Assogasmetano, ci ha rilasciato al fine di permetterci di far luce su alcuni aspetti che concorrono alla formazione del prezzo del metano.
Dal nostro punto di vista l’aspetto più importante evidenziato da Vettori è come certe logiche di strutturazione del prezzo siano rimaste ferme a quando il metano per auto era un carburante per pochi “lungimiranti” automobilisti mentre oggi, con il parco circolante arrivato a superare le 600.000 unità, mostrano tutte le loro gravi inadeguatezze.
“Il prezzo al pubblico del metano auto è significativamente condizionato dalle tipologie contrattuali che la liberalizzazione del mercato del gas ha imposto a far tempo dalla metà del 2003. Le ripetute richieste delle associazioni di categoria che rappresentano le aziende distributrici di metano per autotrazione di avere regole specifiche per il gas metano acquistato e rivenduto come carburante, avanzate all’autorità ed al Ministero preposto, non hanno trovato riscontro.
Ciò costringe ad acquistare il metano nel rispetto delle regole (Codice di Rete) introdotte dalla liberalizzazione per il metano ad uso civile e industriale. Regole rigide legate a particolari tempistiche di adeguamento, che prevedono addirittura la determinazione preventiva dei consumi giornalieri e annuali. Per esempio, nel caso di supero giornaliero di capacità (prelievo da parte del distributore superiore a quanto prenotato), gli operatori debbono pagare pesanti penali sull’esubero, fino a dieci volte il normale prezzo di acquisto
Questo determina quindi modalità commerciali non adatte alla vendita di un prodotto i cui consumi giornalieri sono in funzione dalla domanda degli automobilisti ed anche l’impossibilità di seguire l’andamento e le dinamiche energetiche che influiscono sui prezzi degli altri carburanti.
Ecco perché può verificarsi che, quando i prezzi dei carburanti calano, quelli del metano non scendono se non addirittura aumentano. Oppure il contrario.
Vi è poi da considerare, a complicare ulteriormente le cose, che, mentre fino al 2003 c’era sostanzialmente un solo fornitore e quindi poteva esserci un prezzo di riferimento a valenza nazionale, oggi i fornitori sono oltre una trentina che possono poi offrire fino ad una ventina di diverse tipologie contrattuali con differenti tempistiche di adeguamento, con più panieri energetici di riferimento. Quindi un panorama sempre più variegato e complicato.
Altro aspetto importante che riguarda il metano per auto è quello legato alle caratteristiche chimico-fisiche del gas prelevato dalla rete ed erogato direttamente ai veicoli. Caratteristiche che variano da zona a zona, anche in modo significativo.
Anche questo è un aspetto che il settore della distribuzione del metano deve subire e non può modificare. Ecco perché a volte si possono riscontrare sensibili differenze di prezzo da un distributore all’altro. Ecco perché a seconda del gas che in quel momento viene prelevato dalla rete e quindi erogato alle auto si possono avere di volta in volta, con lo stesso veicolo, differenze nel costo del rifornimento e nelle percorrenze.
Ma quello che è importante sapere è che con l’attuale sistema di rifornimento ai veicoli il gas viene “pesato”. Ciò permette l’esatta determinazione del quantitativo di gas erogato cosicché, a prezzi di rifornimento diversi, in più o in meno, corrispondono diverse percorrenze, maggiori o minori.
Per finire. Dall’agosto del 2008 è in vigore una legge che dispone fra l’altro che entro 180 (centottanta) giorni dalla sua approvazione, venissero emanate regole specifiche per il metano ad uso autotrazione. Siamo a settembre 2010, sono passati 730 (settecentotrenta) giorni e nonostante tutte le promesse…non è ancora successo niente!”