Incentivi 2010: saranno favorite le auto a “gas”
29/12/2009 - Nicola Ventura
La fine dell’anno si avvicina e crescono le indiscrezioni sul piano di incentivi per il 2010. Per l’anno prossimo dovrebbero essere destinati circa 300 milioni di euro per sostenere la domanda per le automobili.
Quello che non dovrebbe cambiare è la formula degli incentivi 2010: chi rottamerà una vecchia auto per acquistarne una nuova nuova riceverà un bonus, che sarà più “sostanzioso” se si sceglieranno auto dal minore impatto ambientale come quelle ibride, elettriche o alimentate a Gpl e metano. Le categorie di auto che potranno benificiare del contributo statale sono però ancora in via di definizione: oltre alla Euro 0 e 1, dovrebbero essere incluse anche le Euro 2 immatricolate entro il 31 dicembre 2000 (quest’anno solo entro la fine del 1999).
FAVORITE A GAS – L’Italia dovrebbe continuare così la strategia di favorire le auto alimentate a gas. Una strada diversa da quella della Francia, dove oltre a un incentivo alla rottamazione, esiste anche un “bonus-malus” che favorisce chi acquista auto dalle basse emissioni di CO2 a prescindere dal tipo di alimentazione.
UN MALE PER L’ECONOMIA – Come già varie volte annunciato dal ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, rispetto al 2009 gli importi degli incentivi saranno ridotti. Una scelta necessaria per evitare, da una parte che il mercato dell’auto continui a restare “drogato” (le vendite sono molto superiori, non rispecchiando la reale situazione economica del Paese), e dall’altra alleggerire troppo i conti dello Stato.
Intanto iniziano ad emergere i primi bilanci sugli incentivi 2009. Secondo quanto si apprende oggi dal Sole 24 Ore, che cita i dati del Centro Studi Fleet&Mobility, a fronte di 2.028 milioni di euro erogati quest anno (1.069 milioni di incentivi per le auto a basso impatto ambientale e 956 milioni per la rottamazione), lo Stato ha ricavato dall’IVA (il 20% del valore dell’auto) introiti per 1.065 milioni euro. In poche parole gli ecoincentivi del 2009 sono costati oltre un miliardo di euro.
Fonte: http://www.alvolante.it