Corse pulite? Volvo ci prova
09/12/2007 - e2net
Un’auto tutta verde per le corse automobilistiche. Non si tratta del colore della livrea della vettura sportiva, né tantomeno di una di quelle competizioni riservate esclusivamente alle vetture ecologiche bensì della reale iniziativa della Volvo Car Corporation che ha deciso di sviluppare una vettura da corsa completamente nuova e di continuare a lavorare con il bioetanolo partecipando al Campionato Svedese Turismo per i prossimi tre anni.
“La nostra decisione è stata motivata dal beneficio che la nostra immagine ha tratto, in termini di attenzione e risultati positivi, dalla stagione di STCC appena conclusasi – ha dichiarato Derek Crabb, responsabile della divisione motori Volvo e recentemente nominato anche capo del Reparto Corse – Adesso è il momento di fare il passo successivo in vista delle prossime stagioni del campionato STCC e di assecondare l’interesse sempre crescente in ambito internazionale relativamente alle competizioni a ridotto impatto ambientale, quello che viene definito green racing”.
La casa svedese quindi svilupperà una nuova e moderna vettura da corsa verde prendendo come base il modello C30, ovvero il prodotto attuale più vicino alla tecnologia ambientale della Volvo come dimostrano le varianti Flexifuel e 1.6D Efficiency. La Volvo C30 1.6D Efficiency può contare infatti su un consumo medio di 4,5 litri per 100 km ed emissioni di CO2 inferiori ai 120 g/km. “La decisione di abbandonare la vettura usata quest’anno, una Volvo S60, è stata quasi obbligata. La Volvo C30 è sensibilmente più compatta e agile, con caratteristiche dinamiche eccellenti, già nella versione stradale di base – ha proseguito Crabb – Lo sviluppo della nuova vettura da corsa verrà portato avanti congiuntamente da Volvo Cars e Polestar Racing, la struttura che ha gestito con successo la nostra partecipazione nelle gare del Campionato Turismo Svedese per molti anni. L’obiettivo è chiaro: sviluppare una macchina vincente”. Insomma dopo l’ingresso trionfale del diesel nelle corse automobilistiche e la volta dei carburanti ecologici con il bioetanolo perché anche nelle gare sportive, dopo la lotta al rumore, è partita quella all’inquinamento.
Fonte: http://www.repubblica.it