Incentivi 2010: l’ipotesi allo studio
02/10/2009 - Nicola Ventura
Un atterraggio “soft”, un’uscita “morbida”. Sembrano in sintonia con quanto auspicato dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, le misure allo studio del governo per garantire un passaggio al 2010 non traumatico in tema di incentivi al mercato dell’auto.
Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, presente ieri all’assemblea generale dell’Anfia assieme all’Ad del Lingotto, le ha anticipate alla stampa, spiegando che l’esecutivo sta effettivamente lavorando a una proroga degli aiuti per il 2010, ma basata su misure più “soft”, per garantire insomma un’uscita meno traumatica nel 2011.
Rimarranno gli incentivi alla rottamazione per i veicoli con più di 10 anni di età, dal momento che le stime parlano di un parco auto circolante forte ancora di un milione e 800mila vetture. I nuovi incentivi avranno però un’impronta ecologica ancora più marcata, con i limiti di CO2 destinati ad essere ulteriormente abbassati: 115 g/km (invece di 140) per le vetture a benzina; fra 115 e 130 g/km per i diesel, che però vedranno scendere a 1.000 euro il contributo previsto dallo Stato.
Spariranno le facilitazioni per l’acquisto di auto elettriche o a idrogeno, mentre resterà confermato il contributo per chi compra vetture a metano. Anche in questo caso i livelli di inquinamento scenderanno, ma aumenterà il contributo – da 3.500 a 4.000 euro – per vetture con consumi fino a 115 g/km. Notizie non buone invece per chi punta sul Gpl: l’incentivo è destinato a diminuire, attestandosi su 1.500 euro solo per i modelli con volumi di emissioni fino a 115 g/km; l’aiuto sarà invece di 1.000 euro per le auto con emissioni di CO2 compresi fra 115 e 135 g/km.
Le direttrici indicate da Saglia sono per il momento solo ipotesi di studio, mancando una presa di posizione ufficiale del governo. Il sottosegretario ha fatto capire che in seno all’esecutivo permangono le perplessità della Lega, poco favorevole a una politica che finisce per premiare indirettamente un solo player a livello nazionale (Fiat). Ma gli scenari disegnati da Marchionne e dall’Anfia – che preme per la riconferma degli aiuti – uniti alla tendenza alla proroga che si sta facendo largo a livello europeo, sembrano garantire buone probabilità di successo al progetto.
Fonte: http://delleconomia.it