Trentino: al via l’impianto pilota per l’idrogeno per auto
26/09/2009 - Nicola Ventura
L’idrogeno è visto a livello mondiale come il carburante pulito del futuro e la Provincia di Bolzano raccoglie la sfida della tecnologia dell’idrogeno come tecnologia del futuro. All’uscita autostradale di Bolzano Sud, in posizione strategica
, sarà costruito il primo impianto di produzione e distribuzione di idrogeno da fonti energetiche rinnovabili, un progetto di livello europeo condotto in cooperazione tra l’Autostrada del Brennero e l’Istituto per Innovazioni Tecnologiche IIT di Bolzano.
Il progetto costituisce il primo passo concreto per l’autostrada d’idrogeno fra Monaco e Modena con un distributore d’idrogeno ogni 100 chilometri per consentire l’approvvigionamento lungo un tratto di 600 chilometri di lunghezza. Il complesso consterà di tre edifici per complessivi 17.000 metri cubi, con un centro di produzione, un’area di stoccaggio e caricamento ed un’area per l’amministrazione e centro di formazione didattica. L’impianto avvalendosi di fonti rinnovabili d’energia e dell’elettrolisi potrà produrre 250 metri cubi di idrogeno verde all’ora per una capacità annua di 2 milioni di metri cubi, andando a sostituire circa 650.000 litri di benzina o 550.000 litri di gasolio all’anno con un risparmio annuo di circa 1,6 milioni di chili di CO2. Per mezzo del nuovo impianto potranno essere approvvigionati fino a 50 autobus a idro-metano o mille autovetture.
Nel pomeriggio di oggi, lunedì 21 settembre 2009, è avvenuta e la presentazione del progetto e la posa della prima pietra per l’impianto. Erano presenti per la Provincia il presidente ed il vicepresidente, Luis Durnwalder e Christian Tommasini, gli assessori Michl Laimer (urbanistica, ambiente e energia), Thomas Widmann (mobilità), per la Società Autobrennero, il presidente ed il vicepresidente, Paolo Duiella e Benedikt Gramm, ed il direttore tecnico Carlo Costa, e per l’Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano (IIT) il presidente Walter Huber ed il direttore Thomas Klauser, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli oltre a numerosi altri.
Come ha sottolineato l’assessore Laimer, con il nuovo impianto si avvia un nuovo capitolo verso una mobilità senza emissioni, grazie alla produzione di idrogeno verde da fonti energetiche alternative. Si tratta di un investimento importante per il futuro, una sorta di ponte fra tutela ambientale e mobilità. Da parte sua l’assessore Widmann ha definito la giornata odierna un giorno superlativo che vede la concretizzazione di un progetto innovativo di mobilità, che non sarebbe stato possibile senza l’impegno dell’Autobrennero. La Provincia ha investito molto per una mobilità sostenibile e in breve tempo sarà possibile viaggiare con autobus ad idrogeno.
Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, che la Provincia ha scelto di risolvere i problemi facendo qualcosa concretamente e molto è già stato fatto. In questo è necessario avere il coraggio di rischiare per fare un passo avanti ed uscire dal circolo vizioso offrendo concrete possibilità alternative di rifornimento. Un ringraziamento è andato all’Autobrennero che ha condiviso questa visione, a partire dall’ex presidente Ferdinand Willeit. Se oggi si copre il 58 per cento del fabbisogno energetico con energie rinnovabili, come ha detto Durnwalder, si conta di raggiungere il 75 per cento tra il 2013/2014 e poi arrivare alla sostituzione completa nel 2020. Un passo decisivo ed esemplare è proprio la produzione e la distribuzione d’idrogeno.
Il presidente dell’Autobrenenro, Paolo Duiella, ricordando l’impegno dei suoi predecessori, ha sottolineato come partecipare al progetto costituisca un dovere per la societá autostradale per minimizzare il disagio causato alla popolazione dall’attraversamento del territorio da parte dell’autostrada esprimendo l’intenzione di sviluppare anche altre iniziative analoghe in futuro collaborando con le realtà locali.
Definendo il progetto senza precedenti ed una scelta industriale forte, l’ing. Carlo Costa direttore tecnico dell’Autobrennero, ha ricordato i dettagli del progetto: l’Autostrada del Brennero mette a disposizione l’area necessaria e costruisce gli edifici, mentre l’Istituto per le Innovazioni Tecnologiche di Bolzano predisporrà le apparecchiature tecniche necessarie per la produzione di idrogeno e si occuperà della gestione e direzione scientifica del progetto. I costi ammontano a 10 milioni di Euro ed ulteriori 6 milioni di Euro di costi aggiuntivi per l’elettrolizzatore. Entro il 2009 dovrebbe avvenire l’aggiudicazione dell’incarico di costruzione bandito con gara europea; i lavori dovrebbero essere ultimati entro 400 giorni.