Ravenna: un successo la sperimetazione del bus ad idrometano
26/06/2009 - Nicola Ventura
Si è svolta mercoledì in residenza municipale a Ravenna la presentazione dei risultati della sperimentazione condotta dal 2007 ad oggi, su un autobus ATM alimentato con miscela di idrogeno e metano e del progetto MHyBus.
Sono intervenuti tutti i partners che hanno promosso il progetto idrometano: Regione Emilia-Romagna, ENEA, ASTER e ATM Ravenna.
Il risultati della sperimentazione sono stati introdotti da parte del Presidente ATM Giancarlo Ciani e del Presidente ASTER Pietro Caselli, l’ing. Fabio Formentin del Servizio Mobilità Urbana e TPL della Regione Emilia-Romagna ha illustrato il ruolo svolto dalla Regione fin dall’avvio della sperimentazione e successivamente con la presentazione in ambito europeo del progetto MHyBus. Il progetto, volto alla riduzione dell’inquinamento atmosferico del trasporto pubblico con l’uso come combustibile di una miscela di idrogeno e metano, è stato ammesso dalla Commissione Europea ai finanziamenti del programma LIFE+.
L’ing. Antonino Genovese del Dipartimento Energie ENEA ha esposto i dati positivi emersi dalle prove effettuate presso i laboratori ENEA, che hanno confermato la riduzione delle emissioni inquinanti e le migliori performance ottenute con l’impiego dell’idrometano per l’alimentazione del mezzo di trasporto pubblico.
E’ quindi intervenuto il Sindaco Matteucci, a testimoniare l’attenzione degli Enti ravennati sui temi della tutela ambientale e del trasporto collettivo per migliorare la qualità della vita.
Ha concluso l’Assessore Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri.
Come si è svolta la sperimentazione
La sperimentazione è stata finanziata con il contributo della Regione Emilia Romagna, è stata condotta da ENEA su due autobus – uno di ATM Ravenna, l’altro di ATR Forlì – circolanti su appositi tragitti di prova predisposti all’interno del Centro Ricerche della Casaccia nei pressi di Roma, in simulazione dei percorsi normalmente svolti nei servizi di linea urbani e suburbani di Ravenna e Forlì.
Gli autobus sono stati corredati di apposite strumentazioni e sensori per monitorare le emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto, idrocarburi e ossidi di carbonio ed i consumi di combustibile. Entrambi i veicoli sono stati zavorrati con sacchi di sabbia, per simulare il carico durante le prove, pari al 50% di quello massimo trasportabile. I veicoli sono stati condotti sempre dallo stesso autista, in modo da mantenere costante lo stile di guida ed evitare interferenze derivanti dalla diversa impostazione di guida.
Obiettivo della sperimentazione, la verifica della riduzione delle emissioni inquinanti attraverso l’impiego in totale sicurezza dell’idrogeno nella combustione di motori alimentati a metano, senza apportare modifiche meccaniche al motore. In particolare, è stata monitorata la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, determinata sia dalla minore presenza di carbonio nel combustibile, sia dalla migliore efficienza di combustione della miscela, dovuta all’impiego dell’idrogeno.
Nel corso della sperimentazione sono stati effettuati test sui veicoli in movimento con diverse miscele di idrogeno e metano, al fine di individuare quella in grado di fornire le migliori prestazioni energetiche ed emissive, senza produrre effetti indesiderati sulla stabilità della combustione. Sono state inoltre effettuate
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prove da fermo con motore al minimo numero di giri per rilevare, indicativamente, il comportamento emissivo per le polveri fini e per i composti organici volatili, al fine di evidenziare l’eventuale variazione rispetto al metano in termini percentuali.
Durante le verifiche sono state apportate modifiche nella gestione dell’accensione della miscela, tramite rimappatura della centralina motore, data la maggiore facilità di combustione dell’idrogeno (modifiche dell’anticipo d’accensione), con l’obiettivo di rendere ottimale la combustione e ridurre le eventuali emissioni di idrocarburi incombusti e di ossidi di azoto.
Nella sperimentazione condotta sull’autobus ATM sono state testate diverse formulazioni in volume della miscela idrogeno-metano (5%, 10%, 15% e 20%), in modo da definire uno spettro completo dei vantaggi ricavabili dall’adozione di miscele idrogenate per la trazione stradale; successivamente i risultati sono stati comparati con le misure di benchmark eseguite con metano di riferimento.
I risultati della sperimentazione evidenziano che l’utilizzo delle miscele ha indotto un risparmio in termini di massa di combustibile utilizzata, con riduzioni, riferite al consumo di metano, che variano dal 5 % al 16 % nelle diverse formulazioni della miscela. Riconducendo i consumi al consumo di metano equivalente, le riduzioni si attestano su valori che variano dal 4% al 13%. La riduzione del consumo è indice di un miglior rendimento del motore, in quanto – essendo rimasti inalterati il percorso, lo stile di guida ed il veicolo – l’energia meccanica erogata alle ruote è rimasta la stessa con minor impiego di combustibile.
Le risultanze sperimentali confermano inoltre le considerazioni teoriche sulla riduzione delle emissioni inquinanti: mostrano infatti una riduzione delle emissioni significativamente superiore rispetto ai valori teorici, che varia dal 6,15% al 19,48% nelle diverse formulazioni della miscela. Gli scostamenti positivi rispetto ai valori teorici sono determinati dal migliorato rendimento del motore, che richiede un minor apporto di combustibile per ottenere alle ruote la stessa energia.
Successivamente per la prosecuzione della sperimentazione è stato promosso da Regione Emilia Romagna, ASTER, ENEA ed ATM di Ravenna il progetto MHyBus, finalizzato allo sviluppo ed omologazione di un prototipo di autobus alimentato con miscela idrogeno-metano.
Il progetto MHyBus, presentato in ambito europeo, è stato scelto dalla Commissione Europea, in quanto ritenuto fortemente innovativo in tema di riduzione dell’inquinamento atmosferico e realizzabile. E’ stato quindi ammesso ai contributi del Programma Life+, lo strumento per il finanziamento di progetti tecnologici coerenti con le politiche comunitarie di sviluppo ambientale. Ha un budget di spesa di c.a 1.300.000 euro ripartiti tra i partners secondo il rispettivo livello di coinvolgimento, con un finanziamento pari al 50% della spesa.
Durante le fasi di sperimentazione nei laboratori ENEA ai fini della messa a punto del motore per ottenere il massimo rendimento e la riduzione delle emissioni inquinanti, saranno sviluppati anche i test previsti dalla normativa vigente ed i dati raccolti saranno presentati al CPA della Motorizzazione Civile per conseguire l’autorizzazione alla sperimentazione su strada del prototipo.
L’obiettivo finale perseguito è l’ottenimento dell’autorizzazione a svolgere il normale servizio pubblico di trasporto con un autobus alimentato con miscela idrogeno-metano.
Fonte: http://www.romagnaoggi.it